Con la crisi energetica in atto molte persone hanno cercato alternative al gas, ma resta l’incognita della stufa a pellet: conviene davvero?
La stufa a pellet è un sistema di riscaldamento che utilizza un combustibile naturale ed ecologico: il pellet. Tuttavia, l’ansia innescata dalla crisi del gas ha fatto lievitare notevolmente la domanda di pellet e di conseguenza ha provocato incremento del costo della biomassa.
È così che la stufa a pellet si è trasformata da un sistema di riscaldamento economico ed ecologico ad un metodo poco conveniente.Scopriamo quali sono i pro e i contro della stufa a pellet.
Gli effetti devastanti della crisi economica hanno creato non pochi problemi alle famiglie italiane e non solo. Per questa ragione molti cittadini cercano delle soluzioni alternative al gas per riscaldarsi, in vista del prossimo inverno.
L’idea è quella di spegnere i termosifoni e optare per metodi più ecologici ed economici. La prima soluzione che viene in mente è la stufa a pellet che, in effetti, è un’alternativa molto diffusa per il riscaldamento domestico.
Basti pensare che tra il 2010 e il 2018, la produzione di generatori di calore a biomasse è passata dal 6% al 20%. Anche se, quest’incremento produttivo non ha interessato solo ed unicamente le stufe a pellet.
Tuttavia, in virtù della crisi energetica e l’aumento dei costi per l’approvvigionamento del gas è immaginabile che nei prossimi anni aumenterà la produzione di stufe a pellet.
Dunque, è arrivato il momento di scoprire quali sono i pro i contro di questo metodo alternativo per il riscaldamento domestico.
Tra gli aspetti positivi relativi all’acquisto di una stufa a pellet c’è la possibilità di beneficiare di un bonus che offre una detrazione fiscale. In sostanza grazie al beneficio gli acquirenti possono risparmiare notevolmente sull’acquisto e sull’istallazione di una stufa a pellet.
Inoltre, il pellet è una biomassa economica ed ecologica. Anche se, a dire il vero, negli ultimi tempi il costo del pellet è lievitato notevolmente, a causa dell’aumento della domanda.
La speranza è che i prezzi non continuino ad aumentare.
Nel frattempo, nonostante il raddoppio dei costi dal 2021 al 2022, il pellet è comunque più economico del gas e dunque rappresenta la soluzione più conveniente.
Inoltre, un altro aspetto estremamente interessante, riguarda la totale assenza di odori e fumi derivanti dalla combustione. In effetti, rispetto ai camini o alle stufe a legna, i generatori di calore alimentati a pellet non comportano alcuna fuoriuscita, risultando particolarmente idonei per gli ambienti domestici.
Infine, occorre ricordare che la stufa a pellet è senza dubbio più ecologica del gas metano. Dopo tutto il combustibile utilizzato è lo scarto che deriva dai processi di lavorazione del legno, favorendo il processo di recupero funzionale.
Tra gli aspetti che non convincono dell’utilizzo della stufa a pellet, ci sono dei piccoli svantaggi relativi al fatto che non tutte le case si adattano ad accogliere questa tipologia di generatore di calore. Pertanto potremmo definire poco duttile l’utilizzo delle stufe a pellet.
Inoltre, se la scelta della stufa a pellet avviene per superare il più possibile l’utilizzo di elettricità, l’acquirente rimarrà deluso scoprendo che il generatore di calore ha comunque bisogno di corrente elettrica per funzionare.
Di conseguenza, in caso di sbalzi di corrente o di blackout è necessario attendere che la stufa si raffreddi completamente prima di metterla in funzione.
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