Il punto e le ipotesi circa il limite uso contanti e cosa potrebbe cambiare con il nuovo Governo: ecco a seguire dettagli in merito
Tanti i temi di interesse che si legano al nuovo Governo, come la questione legata al limite uso contanti: di cosa si tratta, quali le ipotesi e il punto in merito.
Non mancano di certo i temi di interesse che si legano alla formazione del nuovo Governo, dopo la vittoria del Centrodestra e di Giorgia Meloni, leader di Fratelli d’Italia: la premessa doverosa riguarda il fatto che il nuovo Governo non si è ancora instaurato e, al momento, la Meloni è soltanto una candidata premier, sebbene molto probabilmente riceverà il mandato per questo ruolo.
Ciò che si può fare è compiere delle ipotesi su dei temi, provare a capire se e cosa potrebbe cambiare, partendo da quanto è stato proposto da FdI in campagna elettorale, e in generale del Cdx, fermo restando che le cose potrebbero andare anche in altra direzione. Premesso ciò, un tema rilevante riguarda la questione limite uso contanti, come spiega Laleggepertutti.it.
Nel dettaglio, anche se la questione pandemia ha portato molti a preferire l’impiego di strumenti di pagamento elettronici ed alternativi al contante, e anche in presenza dell’obbligo di impiego del POS vincolante per gli esercenti che devono averlo e permettere il pagamento con carte di credito e strumenti di tipo elettronico, c’è chi continua a preferire la banconota e le monete.
Ciò nonostante, non è possibile pagare tutto col contante. Attualmente, in Italia, come noto, il limite all’impiego è stabilito a 1.999€, il quale automaticamente passare a 1000€ nel 2023. Ma quali potrebbero essere ipoteticamente gli sviluppo sul tema in relazione al nuovo Governo?
Sono tanti, in generale, gli interrogativi e le questioni che si legano all’uso del contante, come nel caso del tema prelievi, se ne sente parlare talvolta anche in eventuale ottica addio: il motivo, i cambiamenti e gli scenari.
Tornando però al tema in oggetto, approfondito da Laleggepertutti.it, nel programma di Coalizione del Cdx vi era stata l’indicazione della volontà circa l’alzamento del limite di uso del cash sino alla media europea. Considerando i dodici Paesi i quali hanno visto l’adozione di un tetto alla libera circolazione del contante, questa sarebbe di 4.750€.
Nel corso del tempo, Fratelli d’Italia – si legge – si era soffermato anche sulla volontà circa il ripristino della libera circolazione dei contanti, con la promessa di un innalzamento del limite quantomeno a tremila€, qualora non fosse stato realizzabile, salvo poi il ripiegamento sulla necessità almeno di tenere il limite di 1999€.
Via via negli anni, le soglie limite ai pagamenti è cambiato varie volte. Sino al 2010, il tetto alla possibilità del pagamento in contanti era fissato a 12.500€, mentre i governi a seguire hanno optato per l’abbassamento del limite di impiego, sino ad oggi il quale è pari a 1999€, dal momento che da 2mila€ in poi occorre il pagamento con strumenti tracciabili.
L’anno precedente, da parte della Commissione Europa vi è stata la presentazione di un pacchetto di misure inerente il contrasto al riciclaggio, e ta queste anche la proposta di stabilire un limite di 10mila€ in tutti i Paesi UE. Laleggepertutti.it spiega che ora in corso si tengono i negoziati, tanto al livello di Parlamento quanto del Consiglio.
Sino ad ora, da parte dell’Italia, come altri Paesi dell’area mediterranea, vi era sempre stata la richiesta di un tetto al di sotto di tale cifra. Tuttavia, attualmente la posizione potrebbe variare e andare in un’alta direzione.
Ribadendo nuovamente che si tratta soltanto di ipotesi e di eventuali scenari, non resta che attendere per scoprire cosa effettivamente farà e in quale direzione andrà il nuovo Governo.
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