A seguito dei rincari delle forniture di energia e della guerra in Ucraina, a partire dal primo maggio nel nostro Paese diventeranno realtà le limitazioni all’uso del condizionatore d’aria. Facciamo chiarezza in merito alla questione e scopriamo insieme chi sarà interessato.
Negli ultimi giorni il Governo ha affrontato numerose discussioni concernenti il famoso Decreto Energia con l’obbiettivo principale di riuscire a contenere i costi di luce e gas in bolletta. A seguito del perdurare del conflitto in Ucraina, infatti, i costi sono diventati insostenibili per numerosi cittadini.
Con questo Decreto, a partire dal primo maggio, diventeranno realtà le temute limitazioni all’uso del condizionatore d’aria. Tuttavia, tale limitazione non riguarderà proprio tutti. Scopriamo nel dettaglio di cosa si tratta e analizziamo quanto sarà previsto per i prossimi mesi.
Dal primo maggio scattano le limitazioni all’uso del condizionatore: ecco per chi
A partire dal primo maggio 2022 partirà nel nostro Paese la cosiddetta “operazione termostato” che si prolungherà fino a marzo 2023. Essa riguarderà, nel dettaglio, gli edifici pubblici e le scuole: in tali spazi i riscaldamenti non potranno superare i 19 gradi e l’aria condizionata non potrà scendere al di sotto dei 27 gradi.
Questa mossa sarà utile non solo all’ambiente, ma anche al risparmio energetico permettendo di risparmiare in bolletta e di non sprecare preziosa energia. Tale operazione, inoltre, non coinvolgerà ovviamente anche ospedali, cliniche e case di cura. Non rispettarlo comporterà delle sanzioni che possono essere anche pesantissime.
Scopriamo nel dettaglio cosa si prevede per ogni violazione di tale testo contenuto nel Decreto Energia in varo al Governo.
Cosa prevedono le sanzioni
Per chi viola tali norme sono previste delle pesantissime sanzioni pecuniarie che partono dai 500 euro per arrivare, addirittura, a 3mila euro. I controlli, con il tempo, verranno estesi anche nelle private case degli italiani dove le limitazioni all’uso dei condizionatori entreranno presto in vigore.
Secondo le stime, infatti, coloro che abbasseranno anche di un solo grado le temperature del riscaldamento, risparmieranno circa il 7% in bolletta sui consumi di gas. In questo modo, è stata programmata una sorta di razionamento dei consumi.