Il libretto di risparmio postale rappresenta lo strumento offerto delle Poste ai risparmiatori più conosciuto in assoluto. Ed è antico proprio come i buoni fruttiferi.
In esso può essere depositato denaro contante rispettando il limite all’utilizzo dei contanti di cui alla legge, oppure si è liberi di depositare senza alcun tetto massimo? Il libretto postale è uno strumento di risparmio molto pratico ed utile, ma soprattutto aprirne uno non costa nulla.
Non solo. Molte delle operazioni che possono essere svolte tramite libretto sono a costo zero per il titolare. Anzi, rispetto al conto corrente bancario, il libretto postale presenta il lato positivo di non avere nessun costo di gestione: emissione, chiusura e utilizzo sono infatti del tutto gratuiti. Il solo costo è l’imposta di bollo.
Ecco perché parlarne può risultare interessante, specialmente se pensiamo ad alcune questioni pratiche che potrebbero emergere. Una di queste è la seguente: sussiste un limite al deposito di denaro sul proprio libretto postale di risparmio, oppure no?
Ne parleremo nel corso di questo articolo, cercando di fare chiarezza e di dare una risposta puntuale, anche in considerazione del fatto che la lotta al denaro contante – e ai possibili rischi di evasione fiscale collegati – rappresenta uno degli obiettivi dello Stato da molto tempo.
Ecco perché oggi la tracciabilità dei pagamenti è così importante sul fronte fiscale: grazie ad essa, vi sono tutti gli elementi idonei ad acclarare l’effettiva transazione e i soggetti che hanno partecipato all’operazione tracciata. Pensiamo ai casi delle operazioni con carte di credito o con bonifico, giusto per citare due esempi classici. Ma oltre alla tracciabilità si parla spesso anche di tetto all’utilizzo delle banconote, come ad es. in riferimento ai libretti postali. Risponderemo allora alla domanda sopra citata: vi sono limiti entro cui può essere versato denaro contante nel libretto postale? E se sì, quali? Scopriamolo insieme.
Libretto postale, quali sono i vantaggi? Il contesto di riferimento
Strumento scelto da non pochi risparmiatori, il libretto postale rappresenta una sorta di salvadanaio. Proprio così, sul libretto postale il titolare potrà immettere i propri risparmi senza rischiare di perdere denaro. Nessun pericolo di vedere sfumare i propri soldi, in quanto sui libretti postali opera la garanzia dello Stato italiano, sia per quanto attiene al capitale o somme depositate che per gli interessi maturati.
Rovescio della medaglia è rappresentato dal fatto che gli interessi prodotti sono ben poco rilevanti specialmente se confrontati con strumenti diversi, ma è pur vero che anche le spese collegate al libretto postale saranno molto basse. E di questi tempi ciò non è di certo un aspetto negativo.
Chi è solito usare denaro contante per le operazioni potrebbe aver scelto un libretto postale come strumento di risparmio, ed anche per questo rispondere alle domande iniziali è certamente utile. D’altronde è molto facile aver accesso ai libretti: li distribuisce Poste Italiane, che ha uffici sparsi per la penisola. Grazie a questo strumento è possibile versare e prelevare denaro in tutti gli uffici postali. Ma non solo: i possessori della Carta Libretto Postale possono comodamente prelevare in tutti gli ATM Postamat.
E chiedersi quanto si può versare in contanti sul libretto postale ha senso se pensiamo a tutti quei casi molto comuni, in cui una persona vuole depositare del denaro che ha in casa sul proprio libretto postale. Per sentirsi più al sicuro potrebbe scegliere di depositarli proprio su questo strumento di risparmio.
Il limite al deposito di contanti sul libretto postale esiste?
Le norme di legge hanno fissato un tetto al trasferimento di denaro contante tra soggetti differenti e, per quest’anno, è corrispondente a 2mila euro. Al di sopra di questo limite, per l’operazione è sempre obbligatorio l’utilizzo di un mezzo di pagamento tracciabile. Quanto appena detto vale anche per il versamento di denaro nel libretto postale? Ovvero, l’interessato deve rispettare la soglia fissata dalla legge per l’utilizzo del contante?
La risposta è negativa. Infatti il citato limite di 2mila euro si applica soltanto alle transazioni economiche, ovvero ai pagamenti e non ai depositi di denaro. Perciò ne deduciamo che non c’è alcun limite al versamento di soldi nel libretto postale, tranne però uno specifico caso.
Ci riferiamo ai libretti rivolti ai minori. In dette circostanze il limite massimo di deposito corrisponde a 15mila euro, in quanto su questa tipologia di strumento le regole vigenti non ammettono depositi di somma di denaro maggiori rispetto alla cifra appena indicata.