L’autolettura del contatore di luce e gas è importante per tenere sotto controlli i consumi energetici. Come farla e qual è la differenza tra lettura stimata e lettura effettiva.
Monitorare la spesa delle bollette di luce e gas in questo momento in cui le tariffe energetiche sono schizzate alle stelle è il comportamento che tutti stanno adottando.
In realtà bisognerebbe conoscere sempre i consumi energetici, per essere coscienti di quanta energia si utilizza. Il modo migliore per capirne di più è saper leggere le bollette e conoscere che differenza sussiste tra lettura effettiva e lettura stimata del contatore.
E’ molto importante infatti comunicare al gestore dell’energia i numeri reali presenti nel contatore, pratica che si effettua con l’autolettura. In questo modo si riesce a tenere sotto controllo la spesa, evitando che le bollette vengano sempre calcolate sulla stima dei consumi e non su quelli effettivi. In questo articolo spieghiamo bene in cosa consiste l’autolettura, quando va fatta, quali sono le differenze tra lettura effettiva e lettura stimata.
La lettura effettiva del contatore è quella che viene effettuata da un addetto dell’azienda di luce o gas che si reca sul posto e rileva il dato che riguarda i consumi reali. Questo accade nel caso di un contatore tradizionale mentre se il contatore è di nuova generazione la lettura effettiva può anche essere fatta da remoto. Il dato rilevato viene poi mandato all’azienda che vende luce o gas che provvederà alla fatturazione. In bolletta l’utente trova infatti il giorno preciso con la data esatta della lettura effettuata, cui si riferiscono i numeri inviati al venditore dell’energia.
I tempi in cui deve essere fatta la lettura effettiva sono stabiliti dall’Autorità che gestisce le reti energetiche, Arera. Esiste una frequenza minima, che cambia a seconda del contatore, se è della luce o del gas e del tipo di contatore, ovvero se è tradizionale o elettronico. Essa varia anche in base al tipo di fornitura, cioè da quanta potenza impegna o dal consumo annuo.
La lettura del contatore del gas può avvenire sia da remoto che presso il punto di fornitura e va effettuata tenendo conto di questi parametri:
Discorso diverso per la lettura dei contatori della luce. Per gli utenti che hanno una potenza disponibile fino a 16,5 kW il distributore deve effettuare un tentativo di lettura del contatore almeno 1 volta ogni 4 mesi. Per i clienti con una potenza maggiore invece la lettura dovrà essere fatta almeno 1 volta al mese. Questo per i contatori tradizionali mentre per quelli elettronici la rilevazione viene effettuata mensilmente.
Si parla spesso di tentativi di lettura effettiva ma di cosa si tratta? Sono quelli che gli addetti al servizio effettuano andando a casa dell’utente, spesso non trovandolo. In questo caso si prova con più passaggi presso l’abitazione, magari cambiando fasce orarie al fine di trovare in casa la persona interessata e poter rilevare i dati sui consumi. Pe il contatore del gas quando il cliente è assente viene lasciato un avviso che gli indica il tentativo fallito di lettura e lo invita ad effettuare da solo l’autolettura.
Nei casi in cui la rilevazione non può essere effettuata perché l’utente è assente il distributore fa una stima dei consumi, basata su quelli precedenti e sulla stagione attuale. In ogni caso nella bolletta che seguirà il cliente verrà informato che il tentativo di effettuare la lettura non è andato a buon fine. Se la lettura effettiva non viene fatta ma il contatore era facilmente raggiungibile dall’addetto il cliente può richiedere un indennizzo di 35 euro per ogni lettura saltata. Questo rimborso va erogato entro 7 mesi dalla richiesta ma se non viene inviato entro 6 mesi dalla data in cui si doveva effettuare la lettura l’utente ha diritto ad un indennizzo triplicato.
La lettura stimata è quella che viene fatta dall’azienda quando non si è potuto procedere con la lettura effettiva o non è stata effettuata dal cliente l’autolettura. Essa tiene conto dei consumi storici e del profilo dell’utente e si traduce in una fatturazione approssimativa. La differenza tra i consumi effettivi e quelli stimati viene poi compensata con la bolletta di conguaglio, che arriva una volta all’anno.
La bolletta può essere più salata per l’utente, se le stime fatte sono inferiori ai consumi oppure rappresentare un credito quando ha versato una somma maggiore rispetto a quella realmente consumata.
Tutte le aziende che erogano fornitura di luce e gas mettono a disposizione del cliente l’autolettura. E’ un servizio semplice con il quale l’utente può comunicare i dati del proprio contatore, che serviranno poi all’azienda per fatturare i consumi. Solitamente l’autolettura va fatta in un arco temporale preciso, che viene indicato in bolletta. I numeri si possono mandare solo in quella fascia di giorni, se ci si dimentica si deve aspettare poi il mese o il bimestre successivo. Il distributore invia i dati entro 4 giorni all’azienda di luce o gas che provvederà poi alla fatturazione dei consumi reali.
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