Cresce la domanda di legna e pellet in ottica inverrò, ma saranno sufficienti per tutti? Preoccupazione per la situazione, i dettagli in merito
Tiene banco la questione riscaldamento, con tanti che in previsione dell’arrivo dell’inverno e considerando rincari e aumenti bollette, stanno pensando a legna e pellet: cresce la domanda, ma basteranno per tutti? Di che si tratta e qual è la preoccupazione.
Sono tanti gli aspetti importanti e delicati che ci si trova a considerare in questo periodo complesso da vari punti di vista, in ottica inverno e con la questione riscaldamento che desta l’attenzione da parte di molti. A tal riguardo, la legna è un bene di prima necessità in tale periodo, e sono in molti a muoversi per provare ad averlo in tempo, così da limitare per quanto possibilità il problema degli aumenti e rincari delle bollette.
Tanti infatti hanno pensato a legna e pellet in virtù del minor costo, ma è un‘idea che riguarda molte persone intente a voler risparmiare, e ciò ha portato ad una crescita molto alta della domanda, che va a legarsi alle riserve e al lavoro dei legnaioli i cui, come viene spiegato da Orizzontenergia.it, si trovano in difficoltà davanti a tale richiesta.
Si legge che considerando l’alta domanda, i legnaioli fanno difficoltà a sopperire a quanto richiesto, mentre il prezzo per quintale è cresciuto, passando da quattordici/quindici € a diciotto/diciannove. Un raddoppio del prezzo si è avuto poi per il pellet, con costi in media per sacchetto passati da 5.50€ a undici/dodici.
Desta dunque attenzione il tema riscaldamento legato a legna e pellet, e proprio a tal riguardo anzitutto occorre sapere dell’alert lanciato dalla Polizia Postale in merito alle truffe pellet: a costa stare attenti e il consiglio da seguire.
Così come è bene sapere che vi sono limiti e divieti posti da alcune Regione circa altri metodi e sistemi di riscaldamento, senza dimenticare che, in merito alle stufe a pellet, va prestazione attenzione all’installazione a casa: non è possibile farla ovunque, ecco alcuni dettagli in merito.
Tornando al punto in oggetto, approfondito da Orizzontenergia.it, considerando ad esempio che al fine del riscaldamento per una famiglia di Tolentino occorrono sessanta quintali per tutto l’inverno, mentre circa il riscaldamento di una famiglia in un Comune di montagna ne occorrono cento, ad ogni modo il risparmio vi è rispetto alle bollette, si legge.
E pur con gli aumenti dei prezzi, vi sono difficoltà per i legnaioli in merito a sostenere le varie spese, e oltre a ciò, anche a reperire il personale per l’attività di lavoro, e dunque alcuni finiscono per ritrovarsi da soli. Occorre pensare al fatto che tale crescita della domanda non era tra le previsioni, da anni il forno a legno lo si impiega per lo più soltanto in piccoli paesi, viene spiegato.
Nella abitazioni più recenti si impiega il riscaldamento a pavimento oppure i termosifoni, anche in termini di sicurezza, e al tal riguardo si sottolinea l’importanza di prestare la massima attenzione e cautela, e di ambiente. Reperire legna, si legge ancora poi, non è semplice, considerando che vi sono anche luogo dove vi è il divieto di tagliare alberi.
In altri luoghi poi tagli vi sono già stati nei boschi, e occorrerà attendere diversi anni prima che questi ricrescano. A mancare comunque è anche la manodopera, trattandosi di un mestiere faticoso, e che vedrebbe la rinuncia da parte di molti giovani anche a causa di regolamento poco chiaro e tanta burocrazia, viene spiegato.
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