Non più un reato penale ma se possibile anche peggio: le regole civili del tradimento fra coniugi, non ci sono buone notizie.
Il tradimento tra coniugi è purtroppo un tema spesso dibattuto, la giurisprudenza che è cambiata con il tempo, cerca di fare chiarezza su cosa si va incontro se si tradisce i partner. Sotto l’occhio della giustizia chi tradisce ma anche chi viene tradito.

In Italia, come abbiamo accennato, il tradimento non è più considerato un reato penale Tuttavia rappresenta una violazione degli obblighi coniugali previsti dall’articolo 143 del Codice Civile, che impone ai coniugi il dovere di fedeltà. Non tutti lo sanno, credendo erroneamente che il dovere alla fedeltà sia solo una promessa di fronte a Dio nei matrimoni canonici, che per la legge laica non hanno nessun valore. Anche i matrimoni civili hanno un regolamento fatto di diritti e doveri.
Vediamo cosa prevede la Legge a riguardo dei tradimenti, perché la materia è purtroppo in continua evoluzione e non tutti conoscono le conseguenze di una promessa violata.
Tradimento: cosa succede se è causa diretta di una separazione
Se il tradimento è la causa diretta della separazione, il coniuge tradito può chiedere l’addebito della separazione, con conseguenze economiche per il partner infedele, come la perdita del diritto all’assegno di mantenimento e la perdita dei diritti successori. Oltre all’addebito, è possibile ottenere un risarcimento danni, ma solo se si dimostra che il tradimento ha provocato un pregiudizio concreto e quantificabile. I danni risarcibili possono essere di due tipi: morali e patrimoniali. I primi riguardano la sofferenza psicologica documentata da certificazioni mediche, mentre i secondi si riferiscono a perdite economiche subite a causa dell’infedeltà.

Ma non finisce qui, esistono altre (gravi) azioni che possono inguiare ancora di più chi tradisce. Secondo il codice civile, se il tradimento è accompagnato da comportamenti umilianti o lesivi della dignità del coniuge, potrebbe configurarsi il reato di maltrattamenti in famiglia, e qui torna ad essere un reato penale punito con la reclusione da tre a sette anni. Il tradimento può influenzare la divisione dei beni e l’assegnazione della casa familiare durante la separazione o il divorzio, sarà il giudice a valutare chi e perché dovrà pagare di più.
In caso di addebito della separazione, il coniuge infedele potrebbe essere condannato a pagare le spese legali del giudizio. Infine, rendere pubblico il tradimento può comportare danni alla reputazione del traditore, anche se non sempre configurabili come reato.