La Legge 104 permette di ristrutturare l’abitazione dove risiede l’invalido: ne beneficiano tutti i familiari, ma è importante capire cosa poter richiedere
La Legge 104 è un importante strumento di supporto per le persone con disabilità e i loro familiari. Nasce dal desiderio dello Stato di far sentire più tutelate tutte le famiglie che hanno particolari difficoltà per via dell’impedimento di una invalidità molto grave: l’intento è di dare tutto il supporto possibile per vivere una vita ’normale’ anche quando problematiche fisiche o mentali lo impediscono.
Tra i numerosi benefici previsti, uno dei più utili riguarda le agevolazioni fiscali per chi intende ristrutturare la propria casa, anche nel caso in cui a beneficiarne non sia direttamente il disabile, ma un suo familiare che vive sotto lo stesso tetto.
Le agevolazioni sono varie, e anche per questo è bene informarsi prima di far avviare i lavori: una volta che si avrà una visione completa sull’ampia scelta di possibilità, si potrà discuterne in famiglia per capire quale farà più al caso proprio.
Molte persone non sanno che le agevolazioni previste dalla Legge 104 sono applicabili all’intero nucleo familiare che vive insieme al soggetto con disabilità, a patto che quest’ultimo risieda stabilmente con esso.
Tra le agevolazioni disponibili si fa luce in particolare sulla detrazione del 50% sui lavori di ristrutturazione, sull’IVA agevolata al 4% sui beni e gli ausili finalizzati a migliorare la condizione del disabile, sul 36% di detrazione aggiuntiva per i lavori di ristrutturazione e un 75% per tutti i lavori che riguardano l’abbattimento delle barriere architettoniche. Un elenco complesso, che è bene spiegare passo passo per non creare confusione.
Iniziando dalla detrazione IRPEF del 50% sulla spesa fatta per l’intervento di miglioria delle condizioni dell’appartamento in questione, si ha un massimale di spesa di 96mila euro. Cosa significa massimale di spesa?
Che se si vuole, si può spendere di più per i lavori, ma che il 50% di rimborso Irpef verrà calcolato solo ed esclusivamente su una cifra massima di 96mila euro e che il resto verrà invece pagato per intero. A ciò si aggiunge la possibilità di aggiungere un’altra detrazione pari al 36% per i costi di ristrutturazione della casa, questa volta con un massimale di 48mila euro.
Tutto ciò che abbiamo elencato fino ad ora, però, non centra niente con l’abbattimento delle barriere architettoniche, non cadiamo in confusione. Quest’ultima agevolazione, riservata a chi rientra nella Legge 104, prevede una detrazione di imposta del 75%. Cosa significa abbattimento delle barriere architettoniche?
Semplicemente che si tratta di una detrazione che si rivolge a tutti quei lavori che verranno svolti per eliminare ciò che può essere impedimento per il portatore di disabilità. Facciamo un esempio pratico. Un bagno per essere idoneo per una persona con disabilità deve avere abbastanza spazio da permettere il passaggio di una sedia a rotelle, per far ciò ci sarà bisogno di una ristrutturazione, ecco che allora entra in gioco il bonus barriere architettoniche: potrà essere sfruttato perché la ristrutturazione in questo caso prevede una miglioria per il disabile.
Questa detrazione di imposta vede un massimale di spesa che cambia in base all’edificio interessato, con un massimo di 50mila euro di spesa per gli edifici unifamiliari ad esempio. Infine, con l’iva agevolata al 4% si potranno invece acquistare tutti i beni legati all’installazione di strumenti e ausili collegati alla disabilità stessa: quindi installazione di ascensori, creazione di rampe e via discorrendo. Di tutte queste agevolazioni possono beneficiare tutti i familiari e parenti di primo grado che convivono e si prendono cura della persona portatrice di disabilità.
Per accedere alle agevolazioni è necessario seguire alcune procedure burocratiche che prevedono l’ottenimento di una certificazione e documentazione medica dall’Asl che attesti la disabilità e la comunicazione all’Agenzia delle Entrate di tutti i dati relativi alle spese, indicandole correttamente anche nella dichiarazione dei redditi.
Se per voi si tratta di un’impresa insormontabile, non preoccupatevi, basterà recarvi da un Caf che si occuperà della compilazione di tutto l’iter di domanda. Inoltre, in caso di abbattimento di barriere architettoniche, secondo la normativa (l’art. 8 della Legge n. 13/1989), si dovrà far richiesta al Sindaco del Comune di appartenenza, ancor prima di dare il via ai lavori.
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