Dall’Agenzia delle Entrate arriva un’ulteriore agevolazione per chi beneficia della Legge 104. Una detrazione che spetterà a persone in condizione di particolare gravità.
Versare in condizione di disabilità, a seconda della patologia di cui si soffre, costituisce una limitazione importante sia in ambito lavorativo che nel quotidiano. La Legge 104 interviene per cercare di ammortizzare le difficoltà, sia in favore di chi soffre l’invalidità che per coloro che li assistono. Proprio sotto questo aspetto si manifestano le agevolazioni maggiori, con permessi retribuiti dal lavoro in discreto numero e incentivi a livello economico. Dal momento che le famiglie in simili condizioni sono numerose, l’Agenzia delle Entrate ha disposto un’ulteriore serie di agevolazioni nella misura di 2.100 euro in forma di detrazione, rivolte a chi sostiene determinate spese e a seconda di determinate soglie Isee. Nello specifico, si tratta delle spese dovute per ricevere un’assistenza esterna, necessaria nel momento in cui la disabilità sia particolarmente grave, tanto da non rendere sufficiente quella del solo familiare.
La Legge di Bilancio ha confermato diverse agevolazioni a favore dei contribuenti. Del resto, quelle previste dalla Legge 104 sono state rafforzate in alcuni casi, specie per le situazioni di gravità rilevante. Casi in cui chi soffre la disabilità patisce difficoltà estreme nella deambulazione o nel compiere gli atti anche più semplici della vita quotidiana. In queste circostanze, l’Inps fornisce un aiuto economico denominato assegno di accompagnamento, con importi leggermente superiori nel 2022. Altre agevolazioni, come detto, riguardano il piano lavorativo. Queste sono richiedibili dai parenti che svolgono funzioni da caregiver e si traducono in permessi retribuiti e in assenza prolungate giustificate dall’adempimento dell’assistenza.
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Qualora si renda necessario richiedere un aiuto esterno, le spese per sostenere il disabile aumenterebbero in proporzione al tipo di assistenza richiesta. Si tratta di casi estremi, per i quali non basterebbe nemmeno il congedo di 24 mesi concesso dalla Legge 104. L’Agenzia delle Entrate fornisce un aiuto non tanto economico quanto a livello fiscale. Le spese sostenute da chi usufruisce dei benefici della Legge o da anziani che le dichiarano nel proprio 730 del 2022, possono essere detratte al momento della dichiarazione dei redditi. La detrazione Irpef sarà pari al 19% ma solo per chi presenta un Isee entro i 40 mila euro. Il calcolo si applicherà su un ammontare massimo di spesa non superiore a 2.100 euro. Naturalmente, la condizione di disabilità e di non autosufficienza dovrà essere certificata a livello medico.
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Affinché la condizione di autosufficienza sia accertata, si applicheranno dei parametri precisi. Sarà considerata non autosufficiente la persona che patisce difficoltà sia nell’assunzione degli alimenti sia nell’espletare funzioni fisiologiche, oltre che nel deambulare e nel provvedere alla propria igiene personale. Verranno considerate nell’agevolazione anche le persone che hanno necessità di sorveglianza continuativa. Il tutto dovrà comunque essere collegato a una condizione patologica. La documentazione attestante le spese di assistenza dovrà essere opportunamente presentata al momento della dichiarazione ma va ricordato che sarà esclusivamente la persona che ha effettuato i pagamenti a poter beneficiare della detrazione fiscale.
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