In molti si chiedono se con la Legge 104 si possa chiedere un congedo lavorativo anche per assistere la suocera. Questo legame di parentela rientra nelle categorie ammesse? Scopriamolo subito.
I caregiver dei titolari di Legge 104 hanno diritto a speciali congedi lavorativi che possono essere richiesti per assistere il proprio parente in difficoltà. Tale beneficio è fornito a coloro che assistono un parente con grave handicap o disabilità a cui è stata riconosciuta la titolarità di Legge 104.
Tuttavia, ci sono dei vincoli molto stretti che un caregiver deve rispettare: si può prestare assistenza ricevendo le agevolazioni lavorative solo nei confronti di alcuni parenti e congiunti. Ad esempio, una nuora o un genero può chiedere un congedo lavorativo per assistere la suocera? Ecco di seguito la risposta che cercavi fornita di tutti i dettagli necessari.
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Legge 104 e congedo lavorativo: la suocera è inclusa o meno? Ecco la risposta
La possibilità di ottenere un congedo lavorativo per assistere un familiare titolare di Legge 104 è fornita dalla Legge n. 151 del 2001. Tale testo normativo, infatti, prevede un preciso ordine di priorità familiare che scala solo per mancanza o decesso. In questo caso, il primo destinatario previsto è il coniuge convivente: per l’assistenza nei suoi confronti prendere un congedo lavorativo è assolutamente lecito.
In mancanza di coniuge il diritto passa ai figli conviventi: in mancanza di essi, passa ad altri membri della famiglia. Per questo motivo, tornando al caso particolare della suocera, qualora vi siano tali requisiti e tali mancanze la facoltà di caregiver e la possibilità di ottenere un congedo lavorativo passerebbe al genero o alla nuora.
Tuttavia, per far si che ciò sia possibile ci sono ulteriori requisiti che, secondo la Legge, devono essere necessariamente rispettati. Ecco di cosa si tratta e come fare a non mancare.
Gli ulteriori requisiti per il congedo lavorativo
Dunque, come visto in precedenza, il congedo lavorativo per assistere la suocera titolare di Legge 104 è possibile e del tutto legale nelle casistiche definite dalla Legge. Per poter fruire di questo beneficio, tuttavia, la suocera deve essere convivente: sarà, dunque, necessario spostare la propria residenza in casa con la donna o, semplicemente, accoglierla presso la propria abitazione.
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Qualora, invece, vi fossero problemi con lo spostamento della residenza si può optare anche per lo spostamento temporaneo della dimora. Tale possibilità è fruibile solo nel caso in cui il caregiver abbia la residenza in un Comune diverso da quello dell’assistito.
Solo in questi casi appena descritti una nuora o un genero possono chiedere un congedo lavorativo fino a 24 mesi per assistere la suocera.