L’allergia ai latticini e l’intolleranza al lattosio si presentano di solito con sintomi simili, rendendo difficile differenziare le due condizioni. Tuttavia, un medico può diagnosticare entrambe le condizioni.
Le allergie quando si manifestano in età adulta, tendono a durare per tutta la vita. I sintomi possono variare da anafilassi lieve a pericolosa per la vita, e in base alla situazione di gravità danno diritto all’invalidità e alla legge 104.
L’allergia al latte, spesso definita dai medici allergia al latte vaccino, è una diagnosi comune. Sebbene il latte vaccino sia il latte più comune, queste allergie possono anche essere in risposta al consumo di altro latte animale, come quello di pecora o di capra. Questa condizione sembra maggiormente presente nei bambini (circa il 2–3%), e spesso scompare all’età di 6 anni. Ma le allergie si manifestano anche in età adulta, in questi casi possono generare vere e proprie patologie invalidanti.
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L’anafilassi è una grave reazione allergica che può essere pericolosa per la vita. I sintomi si sviluppano senza preavviso e includono:
I sintomi di un’allergia ai latticini di solito compaiono entro pochi minuti o poche ore dopo il consumo di latticini. I sintomi variano in base a tanti fattori, alcune persone hanno reazioni lievi, ma altre possono avere reazioni gravi.
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La principale differenza tra le due condizioni è che un’allergia ai latticini provoca una reazione immunitaria del corpo, mentre l’intolleranza al lattosio è un problema del sistema digestivo. I sintomi dell’intolleranza al lattosio, includono: diarrea, gas e gonfiore. L’intolleranza al lattosio è una condizione digestiva in cui si trova il corpo di un soggetto carente dell’enzima digestivo “lattasi”.
L’intolleranza al lattosio non rientra nella tabella dell’invalidità civile, ma si può ricorrere alla voce che indica la “Sindrome da malassorbimento enterogeno con compromesso stato generale”.
Però, per il riconoscimento dell’invalidità civile occorre raggiungere la percentuale del 34% (soglia minima). Inoltre, non è sufficiente la sola diagnosi di intolleranza ma bisogna dimostrare che tale intolleranza determina un disagio e si ripercuote in modo significativo sullo stato generale del paziente. Stesso discorso anche nel caso di allergia al latte.
Il medico specialista (preferibilmente medico presso struttura ospedaliera o ambulatorio ASL) che individua l’intolleranza al lattosio o l’allergia al latte, deve produrre una documentazione che permetta al medico curante di inoltrare il certificato medico introduttivo all’INPS. Nel certificato deve essere indicata la patologia e la sua gravità. Dopo l’inoltro del certificato, l’interessato può inoltrare domanda di accertamento dell’invalidità civile, tramite il portale dell’INPS o tramite il contact center o il Patronato.
Lo stesso iter segue il riconoscimento della legge 104 che da diritto a innumerevoli agevolazioni fiscali e sul lavoro, come i permessi legge 104.
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