Nella Legge di Bilancio 2022 tantissime novità e stanziamenti per la legge 104 per disabili e non autosufficienti a partire dal 2022, in ambito scolastico, assistenziale, trasporto e sostegno.
La manovra della Legge d Bilancio 2022 prevede stanziamenti di circa 300 milioni di euro per istituire nuove prestazioni e servizi a sostegno degli anziani non autosufficienti, dei disabili e delle loro famiglie. La manovra prevede una riorganizzazione di tutti i benefici con ingenti finanziamenti, previsti nel Piano Nazionale Ripresa e Resilienza (PNRR).
Legge 104 | nel 2022 cambia tutto, più contributi e maggiore assistenza per il disabile e la famiglia
Tante le novità per i disabili contenute nella Legge di Bilancio 2022, in quest’articolo ci soffermiamo sull’integrazioni di contributi e assistenza per disabili, anziani non autosufficienza e le loro famiglie. Legge 104 con handicap, invalidità civile e disabilità: le differenze che non ti aspetti
Il fondo per la disabilità, attualmente in vigore, dal 2022 si sdoppia in due fondi: il primo prenderà il nome di “Fondo per le politiche in favore delle persone con disabilità“. Finalizzato a sostenere iniziative di supporto e assistenza alle persone con disabilità. Il finanziamento a decorre dal 2022 e fino al 2026 è di circa 50 milioni di euro all’anno. Il secondo si chiamerà “Fondo nazionale per la non autosufficienza” e sarà gestito dalle previsioni del Ministero del Lavoro.
Nuovi livelli essenziali “LEPS”
Oltre ai Fondi, la novità riguarda l’istituzione di nuovi livelli essenziali delle prestazioni per la non autosufficienza definiti all’articolo 43 della manovra. Si tratta di definire in Ambiti territoriali sociali le sedi in cui realizzare, programmare e coordinare, interventi sul territorio con politiche di inclusione sociale. L’obiettivo è quello di istituire nuovi servizi socioassistenziali e sanitari per gli anziani non autosufficienti.
Nello specifico i nuovi livelli di assistenza dovranno prevedere le seguenti attività:
a) servizi sociali per la cura della persona e di sollievo, sostegno morale, sociale ed educativo per le persone anziani non autosufficienti. Inoltre, nel caso ci sia necessità, sostituzione temporanea degli assistenti familiari;
b) assistenza domiciliare ampia e con nuove forme tecnologiche pronte ad intervenire (ad esempio: il telesoccorso);
c) servizi sociali adeguati per le persone anziane non autosufficienti e le loro famiglie. Istituire strumenti che permettano di favorire l’incontro tra domanda e offerta di lavoro. Una collaborazione attiva con i centri per l’impiego. Inoltre, un’adeguata assistenza amministrativa e legale alle famiglie come supporto per tutti gli adempimenti amministrativi.
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Nuovi contributi
Oltre alle tante implementazioni dei servizi socio assistenziali, previsto anche l’erogazione di contributi, oltre all’indennità di accompagnamento, che dovranno essere utilizzati per il riconoscimento del lavoro di cura svolto da persone qualificate all’assistenza sociale e non residenziale.
L’applicazione delle nuove misure e le modalità attuative, sono regolate e verificate fino al raggiungimento degli obiettivi prefissati, a sostegno delle persone anziane non autosufficienti e le loro famiglie, con uno o più decreti.
Tali decreti saranno emanati dal Presidente del Consiglio dei Ministri, su indicazioni del Ministero del Lavoro e delle politiche sociali, in collaborazione con il Ministro della Salute e con il Ministro dell’Economia e Finanza. Inoltre, dovranno essere approvati dalla Conferenza Stato Regione. Al momento non ci sono limiti temporali.
Per raggiungere questi obiettivi il Fondo nazionale per la non autosufficienza degli anziani, è incrementato di:
a) 2022: 100 milioni di euro;
b) 2023: 200 milioni di euro;
c) 2024: 300 milioni di euro, con decorrenza dal 2025.