Quali sono i marchi italiani che hanno perso di più sul mercato in quest’ultimo anno: comprendere queste dinamiche per capire se si tratta di opportunità o pericolo
Nell’ultimo anno sono diversi i titoli del mercato azionario italiano che hanno registrato significative perdite di valore.

In questo periodo talmente incerto e problematico per il mercato, gli investitori non sanno neanche dove guardare, se non con un’ansia continua di fare la mossa sbagliata e non riuscire a recuperare nel breve termine.
Per chi volesse investire nel made in Italy, quindi, questa è una guida importante e da tenere a mente perché vi segnala quali sono le aziende che hanno perso di più, cercando di darvi consigli su eventuali rischi e opportunità, analizzando le performance su più orizzonti temporali per avere una visione più chiara sugli andamenti e gli eventuali momenti di volatilità.
Le aziende italiane che hanno perso di più in quest’ultimo anno: le 5 peggiori
Oltre alle variazioni su base annuale sulle aziende che hanno performato di meno sui mercati, è fondamentale esaminare le performance su periodi anche più brevi per identificare eventuali segnali di ripresa o ulteriori declini. Qui vi proponiamo l’esempio delle 5 aziende italiane che in quest’anno hanno subito i cali più profondi.
E.P.H.: Ha subito una perdita totale del 100% negli ultimi 12 mesi. Tuttavia, nel mese precedente, ha registrato un incremento dell’80,49%, suggerendo una possibile volatilità o tentativi di recupero. In questo caso è sempre bene comprendere le dinamiche che hanno portato a questi risultati. Questa volatilità potrebbe essere attribuita a diversi fattori, tra cui operazioni societarie, variazioni nel settore di appartenenza o speculazioni di mercato. È fondamentale che gli investitori analizzino attentamente le cause di tali oscillazioni prima di prendere decisioni d’investimento.
NIKOLA CORP: Ha visto una diminuzione del 99,21% nell’ultimo anno, con un calo significativo del 60% nell’ultimo mese, indicando una continua tendenza al ribasso.
ILLA: Ha perso il 99,07% negli ultimi 12 mesi, con un calo del 58,46% nell’ultimo mese, mostrando anch’essa una persistente debolezza.
FIDIA: Ha registrato una perdita del 96,18% nell’ultimo anno, ma ha avuto una leggera crescita dell’1,89% nell’ultima settimana, suggerendo una possibile stabilizzazione, con un trend che vira verso un possibile, seppur minimo, rialzo.
BESTBE HOLDING: Ha subito una perdita del 94,14% negli ultimi 12 mesi, con un calo del 19,83% nell’ultimo mese, continuando la sua tendenza negativa, ma con un trend che vira sempre di più verso a una possibile crescita.
Opportunità o pericolo? Conviene investire sulle aziende italiane che hanno performato peggio?
Investire in azioni che hanno subito forti ribassi può rappresentare sia un’opportunità che un rischio:

Opportunità: Se ad esempio le cause del ribasso sono temporanee o legate a fattori esterni, perché in questo caso potrebbe esserci spazio per una ripresa, offrendo agli investitori la possibilità di acquistare a prezzi scontati.
Pericolo: Se le perdite sono dovute a problemi strutturali dell’azienda, come debolezze finanziarie, perdita di quote di mercato o cambiamenti sfavorevoli nel settore, l’investimento potrebbe comportare rischi elevati e ulteriori perdite.
Vediamo di capire qualcosa in più su queste aziende e sul loro fallimento sui mercati.
E.P.H. (precedentemente ePRICE)
E.P.H., nota fino al 10 gennaio 2024 come ePRICE, è stata una delle principali piattaforme italiane di e-commerce, specializzata nella vendita online di grandi elettrodomestici e prodotti high-tech. È stata quotata dal 2015 sul segmento STAR di Borsa Italiana, ed ha sempre operato nel settore e-commerce ed e-service.

Tuttavia, nel dicembre 2021 ha presentato domanda di concordato preventivo e, nel giugno 2022, ha ceduto il ramo d’azienda Marketplace, per poi essere dichiarata fallita il 30 giugno 2022. Non finisce qui. Nel 2023, E.P.H. ha infatti avviato un piano di ristrutturazione in collaborazione con Negma Group, attraverso la sottoscrizione di prestiti obbligazionari convertibili, nel tentativo di risanare la situazione patrimoniale della società. a quanto pare però i risultati non riescono ad arrivare.
Nikola Corporation
Nikola Corporation è un’azienda statunitense integrata che sviluppa veicoli commerciali a zero emissioni, focalizzandosi su camion elettrici a batteria (BEV) e a celle a combustibile a idrogeno (FCEV). Tuttavia, l’azienda negli ultimi anni ha affrontato diverse sfide, tra cui problemi finanziari e operativi, che hanno contribuito a una diminuzione del del valore delle sue azioni nell’ultimo anno. Purtroppo recentemente la società ha presentato istanza di fallimento e sta pianificando la vendita degli asset.
ILLA
ILLA è un’azienda italiana specializzata nella produzione di pentole in alluminio antiaderente. Negli ultimi anni la società ha affrontato difficoltà finanziarie. Nel gennaio 2024 ha perso alcuni importanti accordi d’investimento e ciò ha pesato ancor di più sul suo titolo in borsa.
Fidia
Fidia è un’azienda italiana attiva nella produzione di macchine utensili per la lavorazione di stampi dalle forme complesse. La leggera crescita dell’1,89% può far presagire un tentativo di ripresa. Probabilmente per lei investire in AI potrebbe essere un modo per risollevarsi nel settore.
BestBe Holding
BestBe holding è una società specializzata in investimenti in piccole e medie aziende ad alto potenziale che vogliono distinguersi per sostenibilità, miglioramento dello stile di vita e all’accrescimento delle capacità dell’individuo: dalla plastica al settore tessile, investe veramente su progetti più disparati. Le perdite stanno diminuendo, ora bisogna capire quali sono i futuri investimenti per poter individuare un’eventuale ripresa.