Cosa ci fa Luigi davanti a tre monitor accesi alle sette di mattina, con il caffè ancora fumante e la faccia di chi ha dormito poco? Forse qualcosa bolle in pentola a Piazza Affari. In un momento in cui i mercati sembrano scontare un futuro incerto, c’è chi guarda oltre la nebbia.
E no, non parliamo di scommesse azzardate, ma di un’occasione concreta, che ogni anno ritorna. I dividendi di maggio, quelli che le aziende più solide distribuiscono puntualmente, come un orologio svizzero. Una storia che sa di pazienza e strategia. Ma per capire perché Luigi ha deciso proprio ora di muoversi, bisogna partire da un’altra domanda: esiste davvero il momento giusto per investire? Oppure è solo questione di mentalità?
Luigi non è un professionista della finanza, ma negli ultimi anni si è appassionato ai movimenti di Piazza Affari, in particolare al periodo primaverile. A maggio, alcune azioni italiane distribuiscono i dividendi più interessanti dell’anno. E se il mercato si muove al ribasso, come sta succedendo ora, le occasioni non mancano. Luigi non cerca titoli alla moda o scommesse improvvisate. Preferisce società con fondamentali solidi, con bilanci robusti, business stabili e un track record costante nel pagamento dei dividendi, e mantiene le azioni per almeno 10 anni.
La sua è una strategia semplice ma ragionata: comprare quando i prezzi scendono, puntando su aziende solide che staccano dividendi sopra la media e lo fanno con regolarità. Nessuna corsa al guadagno immediato, ma un piano costruito nel tempo (almeno 10 anni), con calma e metodo. Adesso è lì, davanti ai suoi grafici, pronto a cogliere l’occasione, perchè incremeta sempre sui ribassi di queste azioni di almeno il 10% e poi continua farlo se i mercati scendono ancora.
Ogni anno, maggio diventa il mese chiave per molti investitori che cercano azioni ad alto dividendo. Alcuni titoli italiani, come Eni, Enel, Intesa Sanpaolo o Mediobanca, hanno mantenuto una tradizione stabile nella distribuzione degli utili. Proprio queste aziende sono finite nel radar di Luigi, che guarda con attenzione al rendimento da dividendo, un parametro che migliora quando i prezzi calano.
Il ribasso attuale dei mercati ha reso accessibili azioni che, in condizioni normali, costerebbero di più. Ma Luigi non si lascia guidare solo dal prezzo. Valuta la sostenibilità del dividendo, la qualità dei fondamentali e la costanza con cui queste aziende hanno premiato i loro azionisti negli anni. Cerca rendimenti sopra la media, ma solo se supportati da bilanci solidi.
In questo momento Luigi ha già selezionato alcuni titoli da inserire in portafoglio, puntando proprio su quelli che si preparano a staccare dividendi elevati a maggio 2025. La sua filosofia non cambia: entrare nei momenti di debolezza per costruire una rendita stabile nel tempo. E se domani i mercati dovessero continuare a scendere, lui non si farebbe prendere dal panico. Anzi, sarebbe pronto ad approfittarne. La vera domanda è: quanti avranno il sangue freddo per fare lo stesso?
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