Ci sono 5 aziende AI che hanno ottime potenzialità in borsa, ma poco note. Scopriamo quali sono le loro principali caratteristiche.
Viviamo in un’epoca in cui la digitalizzazione ha cambiato notevolmente le nostre vite. In particolare, l’arrivo dell’AI (Intelligenza Artificiale), sta pian piano introducendosi in vari settori, dando un contributo non indifferente a molte aziende.
Naturalmente, essa è ancora da perfezionare, e nel tempo si perfezionerà sempre di più. L’AI ha i suoi pro e contro e, come in ogni cosa, conta il modo in cui la si utilizza, se in bene o in male. Sono diverse le aziende, nel mondo e anche in Europa, che ne fanno largo uso, e che stanno imparando a gestirla in un certo modo.
Molte imprese, che puntano sull’innovazione in vari settori, sono poco note ma potenzialmente, potrebbero avere grosse chance di successo in borsa e potrebbero rivelarsi un cavallo vincente su cui puntare. Scopriamo quali sono le aziende in questione.
In particolare, ci sono 5 aziende che potrebbero rivelarsi un portento in borsa, nonostante non siano note nel mainstream.
La prima, è Darktrace, che proviene dal Regno Unito. Essa è un fenomeno nell’ambito dell’uso di AI nel settore cybersecurity. È in grado di scovare e poi contrastare le minacce informatiche in real time. Questa sua particolarità la rende potenzialmente molto interessante da quotare in borsa. Che poi, proprio con l’aumento delle minacce in rete, si necessitano risposte efficaci, per cui il suo valore potrebbero crescere significativamente.
Dalla Romania, invece, giunge l’azienda UiPath, che si occupa di automazione processi aziendali, con l’AI. Sono in molti a richiedere questo tipo di servizio, e questo fa sì che questa impresa sia un’ottima candidata su cui puntare in borsa.
Per non parlare poi di Graphcore, altra azienda dal Regno Unito, da tenere in considerazione. Questa ditta si occupa della realizzazione di chip all’avanguardia per l’AI, soprattutto per machine learning. Essendovi una certa richiesta, potrebbe essere bene investire in borsa per questa società.
Dall’Ungheria, invece, arriva Almotive, incentrata sulla produzione di soluzioni AI per veicoli autonomi. Se la guida autonoma dovesse dilagare con un vero e proprio boom, questa azienda potrebbe fare faville in borsa.
E infine, Kry, dalla Svezia. Essa si occupa di salute digitale, telemedicina con uso di AI per rendere più efficienti le diagnosi mediche, controllo pazienti e personalizzare le cure dei vari pazienti.
Se questo settore dovesse espandersi, Kry potrebbe rivelarsi un cavallo su cui puntare. Il fatto che usino l’AI e che siano in continua evoluzione, potrebbe far sì che, tra un tot di tempo, esse si rivelino titoli davvero interessanti, da quotare.
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