Curriculum Vitae: cosa scrivere e dettagli importanti che bisogna sapere

Come e cosa scrivere nel Curriculum Vitae quando si cerca lavoro: attenzione a questi aspetti, cosa evitare e cosa bisogna sapere

La ricerca del lavoro è un argomento che sta a cuore a molti, a chi è senza oppure a chi vuole provare a migliorare la propria carriera nell’ambito della propria o di un’altra professione: elemento importante in tal senso è il Curriculum Vitae, abbreviato in CV: come e cosa scrivere, quali aspetti bisogna sapere e cosa va evitato: i dettagli al riguardo.

Curriculum Vitae: cosa scrivere e dettagli importanti che bisogna sapere
Colloquio, lavoro, stretta di mano (fonte foto: Adobe Stock)

Sono in tanti a chiedersi quali elementi debba contenere un CV per presentarsi al meglio ad un colloquio di lavoro, oppure per fornire una buona anteprima, per così dire, delle proprie competenze, capacità ed esperienze, nel caso di un invio dello stesso che preceda l’eventuale colloquio.

Vi sono infatti elementi che bisogna sapere, tanto di forma quanto di sostanza, per evitare di sbagliare, e i consigli in tal senso non mancano.

Quando si parla di CV, si fa riferimento ad un documento che riassume ed esplica l’esperienza formativa e professionale di un soggetto che va a candidarsi per una proposta di lavoro; oggetto di valutazione da parte della pazienza, è il primo riferimento, un biglietto da visita del candidato e delle sue competenze tecniche e trasversali, delle sue qualità e dei requisiti che vengono controllati da part di chi è assume per una determinazione posizione lavorativa.

Sapere come fare e cosa scrivere all’intento di un Curriculum Vitae, CV, per il lavoro, è dunque molto importante; essere consapevoli degli errori da evitare e prestare attenzione a diversi aspetti potrebbe fare la differenza. La propria candidatura potrebbe essere magari cestinata senza neanche una lettura completa del CV o, al contrario, contribuire a fare una buona impressione.

Lavoro a nero, sanzioni salate e come si contrasta: non tutti lo sanno

Lavoro e Curriculum Vitae, il modello da scegliere: Europass e non solo

Tra i primi aspetti da considerare, quando si parla di Curriculum Vitae in relazione quindi alla candidatura per un posto di lavoro, vi è la riflessione che va fatta sul modello da scegliere, il cui più famoso di certo è Europass.

A parlarne nel proprio approfondimento sul tema in questione è Money.it che spiega che di solito il modello più diffuso è proprio il suddetto, ma non sempre quest’ultimo fa una buona impressione, in particolar modo qualora non sia compilato nel modo giusto. Vi sono inoltre anche delle alternative a cui è possibile pensare, come nel caso di un CV fatto con una grafica appetibile mediante Canva.

La possibilità di riflessione circa il modello giusto da scegliere, si legge, andrebbe fatta soprattutto nel caso di una candidatura spontanea dove, al riguardo, non è aperta una call; la possibilità di distinguersi potrebbe essere molto importante, e dunque un’eventuale scelta di un modello diverso ad esempio da Europass potrebbe essere presa in considerazione. Si pensi, per l’appunto, ad altri formati che si possono scaricare sul web, o ancora meglio ad un modello da creare ad hoc, mediante un programma come Canva.

In tal senso, risulta essere possibile in modo facile e veloce la creazione di un proprio CV attingendo dai modelli differenti presi, tra cui diversi sono gratuiti. Occhio in ogni caso alla grafica e ai colori, non bisogna esagerare e occorre dare priorità alla chiarezza e alla leggibilità. Un buon compromesso è creare un curriculum che risalti ma che sia allo stesso tempo chiaro.

Prima di ogni altra cosa però, sarebbe importante dare un’occhiata alle proposte che si trovano online, diverse e adatte alle più diverse professioni. Prima di compilare un cv, sarebbe opportuno capire cosa si vuole comunicare, soffermarsi sui propri punti di forza, comprendere su quali caratteristiche puntare e su quali di queste potrebbero essere giuste e attirare l’attenzione a seconda del posto di lavoro in questione.

E proprio in merito al lavoro e ai colloqui, non tutti sanno di una domanda sempre più frequente che potrebbe arrivare e che bisognerebbe aspettarsi.

Lavoro e curriculum vitae: come e cosa scrivere

La tematica del lavoro è qualcosa che sta comprensibilmente a cuore a molti; a tal riguardo, è interessante capire quali professioni potrebbero dare un furto ricco di successo e soddisfazioni, così come, e non tutti lo sanno, chi ha guadagnato di più nel 2021, i settori e i lavori.

Rispetto al Curriculum Vitae, gli elementi principali a cui dare importanza riguardano, come detto, cosa e come scrivere in merito a competenze, abilità, qualità, ma anche il modo in cui viene organizzato. Sono elementi, questi, che possono fare la differenza e determinare o meno una assunzione.

Il primo passo è capire cosa si aspetta l’azienda presso cui si candida; di solito le qualità più ricercare riguardano, spiega Money.it, l’affidabilità, l’onestà, la puntualità e le capacità tecniche. Sapere per cosa si sta candidando e per chi,  può essere un importante aiuto durante la fase di scrittura.

Vi sono dunque aspetti da considera ed una serie di consigli da prendere in considerazione.

Curriculum Vitae, formato e foto

Il formato europeo è quello più diffuso, da inviare nei contesti più formali. Per quanto riguarda situazioni magari inerenti a settori specifici o piccole imprese, Money.it consiglia che si potrebbe prendere in esame l’opzione di un forato diverso.

La foto non serve sempre e non è sempre richiesta, ma vi sono diversi pareri in merito, si legge. C’è chi preferisce che venga inserita l’immagine del volto. Nel caso si ritenga opportuno inserirla o se la candidatura lo richiede, è importante che la foto non sia sopra le righe. Optare quindi per una foto professionale ed elegante, con l’inquadratura giusta sul volto e delle giuste dimensioni.

CV: mail, lunghezza e trattamento dati personali

Nella lista dei consigli da parte di Money.it, si sottolinea l’importanza da dare alla mail, che talvolta può essere quella creata anni e anni prima, magari una mail non formale usata con gli amici. È opportuno insieme una mail professionale e formale che contribuirà e ben presentare il candidato.

Altro aspetto importante riguarda la lunghezza che, si legge, non deve essere troppa. Non vi è un numero di pagine massimo da riempire, ma va considerato che un curriculum troppo breve oppure troppo lungo non va nelle direzione giusta. Bisogna avere il giusto dono della sintesi avendo cura di inserire le informazioni che saranno utili a chi selezionerà.

Bisogna tener presente inoltre che un selezionatore si troverà davanti, plausibilmente, a tanti CV e a tante candidature. Quindi, è possibile che si soffermi solo per alcuni minuti su di un profilo, prestando attenzione alle info all’interno delle prime pagine.

La questione autorizzazione è molto importante e, spiega Money, è obbligatoria per legge, sebbene non tutti ci fanno caso, a differenza di chi cerca candidati.

Alla fine del curriculum, viene spiegato, deve esserci una delle seguenti diciture: “Autorizzo il trattamento dei miei dati personali presenti nel Curriculum vitae ai sensi del Decreto Legislativo 30 giugno 2003, n. 196 e del GDPR (Regolamento UE 2016/679).”

O “Autorizzo il trattamento dei miei dati personali presenti nel cv ai sensi del Decreto Legislativo 30 giugno 2003, n. 196 “Codice in materia di protezione dei dati personali” e dell’art. 13 del GDPR (Regolamento UE 2016/679).”

Oppure “Autorizzo il trattamento dei dati personali contenuti nel mio Curriculum vitae in base all’art. 13 GDPR 679/16.”

Oppure infine: “Autorizzo il trattamento dei miei dati personali ai sensi del Dlgs 196 del 30 giugno 2003 e dell’art. 13 GDPR (Regolamento UE 2016/679) ai fini della ricerca e selezione del personale.”

Inoltre, l’autorizzazione va sottoscritta e quindi il CV deve essere firmato.

Lavoro autonomo, novità importante che bisogna conoscere: è obbligatorio

CV e lavoro: onestà, posizionamento esperienze, errori da evitare e stile

Nella scrittura di un CV, è opportuno evitare quella che è un pratica diffusa, ovvero l’inserimentoo di attività lavorative che non sono state fatte o l’aggiunta di capacità che in realtà non si hanno. Non ci vuole poi molto, spiega Money.it, per far saltare fuori la verità, si pensi ad una semplice telefonata in cercasi referenze.

Alcune aziende, si legge, richiedono il modello C2 storico, per verificare l’effettiva esperienza inserita nel CV. Altro aspetto importante riguarda il posizionamento delle esperienze maturate. Bisogna dare loro uno spazio giusto e rilevante, ma soltanto nel caso in cui siano afferenti al proprio profilo professionale. Non serve raccontare e dare priorità a esperienze che non hanno a che fare con la professione oggetto della candidatura.

Inoltre, occhio all’ordine cronologico. È bene iniziare dalle esperienze più recenti e lasciare in basso quelle più lontane nel tempo, viene spiegato.

E ancora, leggere e rileggere quanto scritto per evitare errori di ortografia e sintassi, e magari farlo controllare ad altri; attenzione a stile, quindi font e alle dimensioni del testo, occorre una formattazione ordinata, chiara e formale.

Questi sono solo alcuni spunti e dettagli da tenere a mente nell’ambito della creazione di un buon CV per una candidatura lavorativa.

Gestione cookie