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Economia e Finanza

Lavori di ristrutturazione: attenzione agli adempimenti obbligatori, si rischia una condanna penale

Negli ultimi anni sono aumentati i lavori di ristrutturazione, per effetto dei numerosi bonus e delle detrazioni fiscali concesse dal Governo.

Per accedere ai bonus relativi ai lavori di ristrutturazione occorre rispettare una serie di disposizioni previste dalla Legge.

In alcuni casi, gli adempimenti obbligatori devono essere prodotti in modo impeccabile, pena 7 anni di reclusione e un grosso risarcimento del danno.

La Legge di Bilancio 2022 ha confermato gran parte dei bonus edilizi che danno accesso ad importanti detrazioni fiscali.

Tra questi abbiamo l’Ecobonus che permette di accedere alle agevolazioni fiscali per i lavori volti al miglioramento dell’efficienza energetica di un immobile. Grazie a questa detrazione è possibile sostituire il pavimento, le finestre o i pannelli solari.

Ma c’è anche il bonus casa, che offre un vantaggio fiscale con un tetto massimo di €96.000. Anche in questo caso, è necessario svolgere lavori edilizi finalizzati alla ristrutturazione della propria abitazione.

Quando si decide di accedere alle detrazioni fiscali concesse dai bonus messi a disposizione dal Governo è necessario verificare di avere tutti i requisiti. Per essere certi, che tutte le carte siano in regola occorre affidarsi a professionisti esperti e competenti.

Non bisogna, infatti, sottovalutare la complessità giuridica che riguarda le ristrutturazioni e i lavori edilizi.

Lavori di ristrutturazione, attenzione: si rischia fino a 7 anni di reclusione e risarcimento danni

La Corte di Cassazione in un recente provvedimento del 2002 ha spiegato che bisogna presentare tutti gli adempimenti obbligatori, quando si accede ad uno dei bonus previsti dalla legge di bilancio.

I giudici hanno spiegato che si rischia fino a 7 anni di reclusione, oltre ad un grosso risarcimento dei danni.

Nello specifico, quando si fruisce di un Bonus ristrutturazioni il committente ha l’obbligo di nominare un coordinatore per la progettazione e l’esecuzione dei lavori. Questo obbligo è sancito dall’articolo 90 del Decreto legislativo 81 del 2008.

Si tratta di una figura estremamente importante, che svolge compiti necessari per il corretto svolgimento dei lavori edilizi.

Il coordinatore per la progettazione e l’esecuzione dei lavori ha il compito di assicurare il collegamento tra l’impresa che esegue i lavori e il committente stesso. La sua funzione è quella di sorvegliare sul rispetto delle norme in merito alla sicurezza dei lavoratori.

Inoltre, il professionista si occupa anche di elaborare un piano di sicurezza per i lavori e ha la facoltà di sospendere le opere edilizie nel caso in cui ci siano delle criticità per i lavoratori coinvolti.

Insomma il coordinatore è una figura estremamente importante e nel caso di mancata nomina si corre il rischio di essere condannati a 7 anni di reclusione e un grosso risarcimento economico.

Il caso

Il rischio che si corre quando un committente non nomina un coordinatore per la progettazione e l’esecuzione dei lavori è piuttosto alto.

Ce lo dimostra il caso di una signora che aveva commissionato dei lavori senza nominare il soggetto professionista. Durante lo svolgimento delle opere edilizie, è avvenuta la morte di uno degli operai coinvolti nella ristrutturazione.

La Corte di cassazione ha condannato la committente per omicidio colposo, secondo l’articolo 589 del Codice Penale. Inoltre, la signora condannata è tenuta a risarcire economicamente la famiglia dell’operaio deceduto.

Il motivo per il quale la corte ha condannato la committente per omicidio colposo è stato spiegato dai giudici. Di fatto, la donna, decidendo di non nominare il coordinatore, aveva assunto su di sé la responsabilità relativa alla sicurezza sul lavoro.

Dal momento che non aveva le competenze adeguate per ricoprire questo ruolo, non è stata in grado di individuare le possibili criticità. Inoltre la nomina è uno degli adempimenti obbligatori per l’accesso ai bonus edilizi, pertanto la suddetta scelta le ha procurato molti problemi.

Concludiamo ricordando a chi decide di non nominare un coordinatore, che sta assumendo su di sé tutti i rischi legali relativi a possibili infortuni degli operai, comprese le conseguenze penali.

Floriana Vitiello

Aspirante giornalista. Si occupa della stesura di articoli per il web da oltre 5 anni. La scrittura è la sua più grande passione. Dopo diversi progetti editoriali in veste di Ghostwriter, approda su Trading.it e si dedica all’elaborazione di testi riguardanti pensioni, fisco e tasse. Impegnata in diversi progetti editoriali.

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