Tema pensione anticipata, alcuni aspetti da sapere circa i lavoratori precoci e questione contributi: ecco i dettagli a seguire
Sono tanti e diversi gli aspetti che destano attenzione quando si parla di pensione, pensione anticipata e contributi: a seguire alcuni particolari e dettagli in merito ai lavoratori precoci.
Per quanto attiene i lavoratori precoci vi è la possibilità di accesso alla pensione con quarantuno anni di contributi qualora si trovassero in alcune condizioni, e al fine di essere considerato tale, dunque lavoratore precoce, occorre aver fatto il versamento di dodici mesi di contributi prima dei diciannove anni di età anagrafica.
A parlane è InformazioneOggi.it nel proprio approfondimento e si legge che le condizioni che son chieste dalla legge riguardano anzitutto lo stato di disoccupazione per la fine del rapporto lavorativo, con indennità di disoccupazione giunta a termine quantomeno da 3mesi.
Altra condizione è essere un caregiver, quando si presenta la richiesta e quantomeno da 6mesi, del coniuge o di un parente di 1°grado convivente con disabilità in condizione di gravità (art.3 comma3, legge 5.02.199, numero 104). O, ancora, prestare assistenza ad un partente o affine di 2°grado convivente qualora i genitori, oppure il coniuge del soggetto con disabilità abbiano settant’anni di età, abbiano patologie invalidanti, siano morti oppure mancanti.
E ancora, circa le condizioni, si legge dell’invalidità che sia pari oppure maggiore del settantaquattro per cento, accertata da competenti commissioni mediche.
Altra condizione è l’aver svolto attività usuranti (decreto legislativo 21.04.2011, numero 67.
Poi, si legge dell’aver svolto una professione ritenuta gravosa quantomeno per 7anni negli ultimi dieci, o quantomeno per sei negli ultimi 7.
Al fine dell’accesso al beneficio della riduzione del periodo contributivo occorre l’inoltre della richiesta entro la data del primo di marzo di ciascun anno. Le domande in periodi successivi, e in ogni caso non dopo il trenta novembre, saranno prese in considerazione nel caso in cui vi sia disponibilità di risorse.
Lavoratori precoci e pensione anticipata: altri aspetti in merito
Tanti gli elementi che suscitano l’attenzione quando si parla di argomenti che si legano al lavoro, pensioni, contributi e così via, come per quanto attiene i lavoratori precoci, approfondito da InformazioneOggi.it.
Al riguardo, si legge di un interrogativo posto da una utente la quale, operatrice socio-sanitaria in servizio che specifica di esser nata nel 1961, ha una anzianità contributiva di ventuno anni, e ancora altri venti contributivi, anche già ricongiunti. Quest’ultima, che spiega di aver iniziato a svolgere attività lavorativa nel 1987, chiese se ha la possibilità di aver accesso alla pensione anticipata, andando a sommare i requisiti del lavoro gravoso e precoce.
Rispetto all’accesso al pensionamento per il lavoratore precoce, si deve tener presente il requisito contributivo di quarantuno anni, il quale si può raggiugnere anche andando a cumulare i periodo assicurativi (legge 24.12.2012, numero 228). Sin dal primo gennaio del 2017, in seguito alle modifiche poste alla legge di bilancio di quell’anno, vi è l’ammissione del cumulo anche per quel lavoratore che già possiede i requisiti per il trattamento da pensione autonomo in una delle casse coinvolte.
Per chi perfeziona i requisiti andando a cumulare i periodi assicurativi, la pensione ha decorrenza dal 1°giorno del mese che segue l’apertura della ‘finestra’.
In merito all‘OSS, questo va ritenuto quale lavoro ‘gravoso’, come deciso circa la sentenza del Trib. di Ferrara (2021) e per tal ragione coloro che svolgono tale mestiere, particolare pesante, possono aver accesso alla pensione anticipata Ape Sociale. O, ancora, a Quota41 (ossia riservata al lavoratore precoce), si legge.
Rispetto all’interrogativo posto dall’utente, si legge su InformazioneOggi che viene confermata la possibilità di richiesta della pensione anticipata, a patto del rispetto dei requisiti quale lavoratore precoce e OSS (ritenuto gravoso). Ad ogni modo, in generale, è opportuno ed è bene confrontarsi con esperti del campo e professionisti del settore per saperne di più, così come rivolgersi al Patronato o altro ente, per la verifica con certezza della situazione contributiva e dell’eventuale richiesta da fare.