Lavoratori: arriva il mega permesso da 150 ore e si può fruire in modo flessibile

Per i lavoratori a disposizione 150 ore di permessi retribuiti, potranno essere fruiti in libertà ma con le giuste certificazioni.

L’ARAN (Agenzia per la rappresentanza negoziale delle pubbliche amministrazioni) torna a parlare di un tema fin troppo ignorato negli ultimi tempi ovvero quello dei permessi retribuiti. È nell’articolo 37 del contratto collettivo nazionale (siglato il 18 gennaio del 2024) che vengono stabilite le 150 ore da sfruttare per frequentare corsi destinati al conseguimento di titoli di studio universitari, post-universitari, di scuole di istruzione primaria, secondaria e di qualificazione professionale. Ma un dubbio sulla fruizione dei permessi rimane.

Impiegato al computer
Lavoratori: arriva il mega-permesso da 150 ore e si può fruire in modo flessibile – trading.it

Quale? Ci si chiede se queste ore di permesso possano essere utilizzate per frequentare corsi di una università telematica e, quindi, con lezioni erogate in modalità asincrona (da seguire in qualsiasi ora e in qualsiasi luogo).Il CCNL, all’articolo 37, nel comma 6, stabilisce che i criteri per la fruizione dei permessi per il diritto allo studio vanno definiti in sede di contrattazione integrativa regionale. E non solo, perché viene specificata la quantificazione dei permessi straordinari (massimo 150 ore) e la limitazione numerica della platea di beneficiari – da calcolare all’inizio di ogni anno sul tre per cento delle unità di personale in servizio.

150 ore di permesso per il diritto allo studio, cosa dice la Cassazione? I chiarimenti

Il personale che fruisce dei permessi è tenuto a presentare alla propria amministrazione idonea certificazione, in ordine alla iscrizione e alla frequenza alle scuole e ai corsi, non ché agli esami finali sostenuti”, così recita il comma 5 dell’articolo 37 del CCNL Istruzione e ricerca del 18 gennaio 2024, evidenziando come in mancanza delle certificazioni necessarie allora l’utilizzo dei permessi verrà considerato come aspettativa per motivi personali. A tal proposito si è pronunciata anche la Corte di Cassazione, in diverse sentenze.

Impiegato al computer
150 ore di permesso per il diritto allo studio, cosa dice la Cassazione? I chiarimenti – trading.it

I giudici di piazza Cavour hanno specificato che i permessi retribuiti possono essere concessi unicamente per la frequenza di corsi indicati nella clausola e che si tengano in orari coincidenti con quelli di servizio. Quindi non per tutte le altre attività, come la preparazione degli esami. Illuminante, in questo senso, la sentenza numero 171 del 2015 della Corte dei Conti Sicilia, secondo cui il lavoratore avrà diritto a fruire dei permessi nell’eventualità in cui riesca a dimostrare di aver seguito le lezioni trasmesse in via telematica, negli orari e nei giorni di servizio.

Gestione cookie