Sono molti i lavoratori che si ritrovano spessi impegnati anche di notte, ma lavorare nelle ore notturne è sempre possibile? Ecco cosa prevede il CCNL 2022 in materia di lavoro notturno.
Senza dubbio, il lavoro a turni rappresenta la scelta migliore per molte aziende: esse possono, in questo modo, assicurare una copertura del servizio 24 ore su 24 e 7 giorni su 7. Il lavoratore, in questo caso, dovrà lavorare alcuni giorni a partire dal mattino, altri di notte e altri ancora nel weekend.
Tuttavia, tale turnazione fa insorgere numerosi dubbi la cui risposta non è sempre immediata. In particolare, sono numerosi gli impiegati che si chiedono se sia sempre possibile lavorare di notte. In merito si esprime il CCNL 2022, ossia il Contratto Collettivo Nazionale del Lavoro: ecco cosa prevede e quanto è stato disposto da Legge.
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Non si può sempre lavorare di notte: ecco cosa prevede in materia il CCNL 2022
Lavorare di notte conviene a tantissimi lavoratori: questa soluzione non solo è più congeniale ad alcune esigenze ma permette anche di guadagnare qualcosa in più. Questa opzione, dunque, si configura ottimale sia per loro che per le aziende che, in questo modo, possono continuare la propria attività anche in orario notturno.
Nel dettaglio, il Contratto Collettivo Nazionale del Lavoro del 2022 prevede per ogni lavoratore la possibilità di lavorare fino ad 8 ore in media nelle 24. Inoltre, ci sono particolari regole da rispettare in merito a ogni quanto fruire di questa possibilità. Sicuramente, tale esercizio notturno è soggetto ad una più ampia gamma di tutele: lo scopo è quello di difendere la salute dell’impiegato.
In questo caso, la norma di riferimento è il decreto legislativo n.66 del 2003: tale documento disciplina nel dettaglio la fattispecie. Esso deve essere svolto per almeno 7 ore consecutive dalle ore 24 e alle ore 5 del mattino e non può superare le 8 ore. Inoltre, il lavoro notturno dovrà essere svolto per almeno 80 giorni lavorativi l’anno.
Vantaggi e svantaggi del lavoro notturno
Dunque, a seguito di quanto riportato in precedenza è comprensibile quanto tale materia sia strettamente regolamentata per poter permettere al lavoratore la massima tutela possibile. L’oggetto del decreto legislativo n.66 del 2003, infatti, è proprio la salute e la tutela del lavoratore.
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In particolare, è fondamentale che egli sia a conoscenza di tutti i vantaggi e degli svantaggi per la salute che lavorare di notte comporta. Senza dubbio, infatti, il vantaggio principale di chi lavora di notte è lo stipendio: esso, secondo quanto previsto dal CCNL 2022 sarà più corposo rispetto a quello di un lavoratore in diurna.
Tra gli svantaggi, invece, vi sono tutti i problemi legati alla salute compresi gli alterati ritmi del sonno e i rischi ad esso connessi: ad esempio, disturbi del sonno, indigestione e ipertensione sono spesso associati al lavoro a turni.