Progetto di spessore per gli italiani, se parti all’Estero guadagni 1500 euro alla settimana, e vivi da Re!
Oggi vivere da re è avere il portamonete pieno di risparmi per far fronte al quotidiano. È ricco chi arriva a fine mese, ma ancora… non lo sa! Per chi vorrebbe avere una qualità di vita migliore, c’è l’occasione d’oro. All’Estero guadagni 1500 euro alla settimana, un lavoro dignitoso e importante per la società. Hai mai sentito parlare dell’infermiere di famiglia? In UK è una realtà consolidata!
Non sono pochi gli italiani in giro per il mondo, e nonostante la Brexit, l’UK si conferma ancora una volta, la meta prediletta per chi sogna una vita migliore.
In Italia si sta bene, ma non come una volta. Potrebbe essere il Paese più bello del mondo, ma l’inflazione, la depressione economica e le precarie condizioni di stabilizzazione lavorativa, sono problemi cronicizzati.
A parlare dell’opportunità è il volto autorevole di Antonio De Palma, Presidente del sindacato Nursing up. Racconta proprio che in UK la categoria è valorizzata, e il progetto propone la possibilità d’inserimento in ruoli di rilievo nel settore. Basta formare professionisti e precarizzarli, perché non si costruisce alcun futuro su queste basi.
Il Regno Unito mette in gioco la figura di infermiere di famiglia, aumentandone gli stipendi e il compendio salariale del 6%, quindi 1500 euro alla settimana per i più esperti.
Con questo progetto si stabilizzano? Orari migliori, stipendi concreti, con una vita che rinasce.
Confermato che l’UK sia la meta delle opportunità, occorre capire come consolidare questo obiettivo. Per farlo bisogna abbracciare la possibilità di andare via. Coraggio, ambizione, e sogno, questi tre elementi non possono mancare, anche perché le previsioni italiane sono deludenti.
Secondo quanto previsto dalla legge, nel 2020 si sarebbero dovuti stabilizzare 9600 infermieri di famiglia, ma oggi si è al 20%.
Nel 2026 per il PNRR se ne dovrebbero assumere altri 50.000, ma c’è qualcosa che non va nel sistema, perché pochi si stabilizzano, e la maggior parte sono soggetti a contratti deludenti. Anche perché il sistema continua a figure ibride che si avvicinano al profilo di infermiere, mantenendo la precarizzazione dei più qualificati.
Ciò fa rischiare anche ai laureati magistrali di non ottenere lavoro, nonostante l’alta formazione. Perché non andare in UK ed essere valorizzati con uno stile di vita migliore? Come fare?
I primi passi da compiere sono i seguenti: avere la documentazione che attesti i requisiti. Bisogna essere cittadino UE, avere una laurea chiaramente, ed iscriversi al Nursing and Midwifery Council. Possedere un visto d’ingresso lavoro, o anche un’offerta approvata, e avere certificazione linguistica IELTS con punteggio di 7.0 nelle 4 aree d’esame.
Può sembrare difficile, ma è ancora più arduo stabilizzarsi nel Paese, che progettare una nuova vita altrove. Lo testimonia la fuga di cervelli nostrani in giro per il mondo che non fa ritorno in Italia.
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