Finalmente anche i pensionati potranno mostrare il loro più bel sorriso. Il cedolino aumenterà già a dicembre: tutti i dettagli
Dopo decine e decine d’anni dedicate al lavoro, andare in pensione è una gioia per tutti. Quando si raggiunge questo traguardo, infatti, finalmente si ritorna ad essere padroni del proprio tempo e quindi si può decidere di investirlo con le persone e nelle attività che più si amano e che per molti anni, per via del lavoro, sono state messe in secondo piano. Centrale, però, è l’aspetto economico.
Per fare in modo che durante il periodo del pensionamento i cittadini vivano sereni e soddisfatti, è fondamentale fare in modo che ogni mese ricevano un cedolino soddisfacente. L’importo della pensione, che dipende in parte dal numero di anni nei quali hanno versato i contributi e dal tipo di contratto che avevano, è influenzato però anche dalle politiche in corso e dagli adeguamenti che il governo decide di fare in base all’inflazione e al costo della vita. A dicembre, per molti pensionati potrebbe arrivare l’atteso aumento.
A dicembre aumentano le pensioni
Nel decreto legge connesso alla Legge di Bilancio 2025 il governo guidato da Giorgia Meloni proverà ad anticipare una parte delle spese previste per l’anno prossimo: in particolare, si sta già lavorando sull’adeguamento delle pensioni e sullo stanziamento dei fondi per i dipendenti pubblici. Il primo, che secondo le prime indiscrezioni sarebbe dovuto essere tutto concentrato nel primo mese del 2025, probabilmente si spalmerà invece su dicembre e su gennaio: per fine anno, quindi, potrebbe già arrivare il conguaglio della rivalutazione 2024.
Al momento si tratta ovviamente solo di ipotesi e si saprà di più nei prossimi giorni ma, al momento, si parla di una rivalutazione importante. A gennaio, infatti, è stata calcolata sulla base dell’inflazione di quel periodo che era del 5,4% ma, con la successiva conferma a 5,7%, all’adeguamento di inizio anno si deve sommare anche quello della perequazione per quello 0.3% di differenza. Tale conguaglio, solitamente atteso per il gennaio dell’anno successivo, questa volta potrebbe palesarsi già a fine 2024.
Non si tratta di cifre stratosferiche, però. Se si prende a riferimento la pensione minima di 598 euro, lo 0.3% di perequazione corrisponde a 1.79 euro al mese che, moltiplicati per 13 mensilità considerando la tredicesima, consistono in 23.32 euro in più all’anno. Tale adeguamento, però, spetterà anche a chi ha pensioni più consistenti della minima: più sale l’importo del cedolino, più scende la percentuale di rivalutazione.