Il plurimiliardario Alex Gerko punta forte sulla matematica e mette a disposizione un succoso fondo di ricerca per l’intelligenza artificiale.
Nel mondo della finanza ormai il suo nome è abbastanza noto, anche perché il matematico Alex Gerko è riuscito a mettere da parte un patrimonio da oltre dieci miliardi. Come ci è riuscito? Fondando una compagnia di trading algoritmica che utilizza il machine learning per prevedere i prezzi di migliaia di asset finanziari. Il plurimiliardario però non si è fermato qui e lo scorso 5 dicembre ha annunciato un piano economico del valore di quasi dieci milioni per sostenere la ricerca e gli studiosi impegnati nel campo dell’intelligenza artificiale.
L’obiettivo è alzare l’asticella del settore, allargandone al contempo i confini: “L’Intelligenza artificiale continua a trasformare le altre scienze, siamo convinti che la matematica sarà la prossima”, ha dichiarato Gerko. Il fondo da 9,2 milioni di dollari sarà investito in proposte di strumenti software che lavorino nel solco esistente tra intelligenza artificiale e matematica, oltre che per i dataset open-source, per iniziative di field building per la comunità di matematici che si occupa del settore e per le ricerche ‘alto rischio alta ricompensa’.
La XTX è una delle compagnie più note tra i trader, è stata fondata dall’oggi plurimiliardario Alex Gerko, a soli trentacinque anni, nel 2015. Duecentocinquanta dipendenti che hanno studiato matematica, fisica e machine learning; il volume d’investimenti giornaliero di duecentocinquanta miliardi. L’annuncio del fondo A.I. for Math ha l’obiettivo di velocizzare le scoperte matematiche tramite la messa a disposizione di un milione di dollari – per un totale di 9,2 milioni – per ogni progetto che porti a compimento la propria missione entro due anni.
Già lo scorso anno la stessa XTX aveva stabilito un premio di dieci milioni di dollari per le Olimpiadi Internazionali della Matematica e in particolare per i modelli che fossero riusciti a ottenere una medaglia d’oro attraverso l’intelligenza artificiale. Questa volta si concentrerà soprattutto su quegli strumenti che possano “generare in automatico e verificare matematicamente delle ipotesi, permettendo un allargamento enorme della conoscenza matematica”.
Nel 2025, ad aprile, verranno comunicate ufficialmente le assegnazioni che, ricordiamo, sono sostenute anche da Renaissance Philanthropy, la nonprofit di Washington, D.C. in mano a Tom Kalil: “La sinergia tra intelligenza artificiale e matematica potrebbe far avanzare la seconda, migliorare la capacità di raziocinio della prima e permettere sintetizzare il codice verificabile”, ha dichiarato.
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