È stata una settimana di forte rialzo dei tassi e dei rendimenti di obbligazioni Usa ed europee; ecco i numeri che segnano le tendenze di fine ottobre.
Mentre l’Ue continua a rimanere sotto la pressione della guerra commerciale con la Russia salgono i rendimenti dei BTp così come a livello globale.
I rendimenti dei Btp salgono leggermente meno rispetto ai titoli tedeschi con conseguente miglioramento dello spread, che rimane leggermente sotto i 240 punti base. Il rialzo è solo in parte giustificato dai dati macroeconomici ed è frutto della situazione economica compromissoria che tende a logorare il sentiment e le economie più forti come quella tedesca.
È vero che l’indice Zew tedesco ha superato le attese ed è in rialzo rispetto a settembre, ma gli ultimi eventi che hanno mostrato i primi segni di crisi sistemica sui mercati in riferimento al mercato obbligazionario inglese (Gilt) hanno messo le ali alla speculazione. Truss si è dimessa e la Bank of England ha fatto sapere che avvierà il restringimento quantitativo senza rinviarlo ulteriormente fissandolo al primo novembre.
I prezzi al consumo nella zona euro secondo i dati Eurostat
A settembre Eurostat ha reso noto che i prezzi al consumo nei 19 Paesi dell’eurozona sono aumentati dell’1,2% su base mensile, per un incremento del 9,9% su base annua rispetto al 10% di agosto.
A pesare sul rialzo dei prezzi le componenti energetiche e alimentari che arrivano rispettivamente al 4,19 e 2,47% su base annua. Escluse queste componenti l’inflazione core su base mensile è nell’eurozona del 6% su base annua.
In Europa il gas ha toccato il suo minimo mercoledì arrivando 107 euro per Mwh, per risalire poi a 120 euro circa. La tensione si è comunque ridimensionata se pensiamo che ad agosto il prezzo era arrivato a 353 euro.
Il giorno più importante della settimana per l’euro
L’inflazione attuale rimane fuori dagli obbiettivi della BCE che dovrà proseguire l’inasprimento della politica monetaria per riportare l’inflazione al 2% annuo. Negli ultimi giorni alcuni responsabili di politica monetaria europea hanno espresso la volontà di un rialzo dei tassi di 75 punti base. Giovedì 27 ottobre vedremmo realizzate queste aspettative o viceversa la Bce fermarsi su livelli inferiori. Il fine? Osservare se l’inflazione sarà comunque in calo grazie alle correlazioni con le manovre delle altre banche centrali.
Il ciclo economico consta già diversi aumenti dei tassi Euribor; arrivati al 1,5% sui tre mesi e al 2,08% per il semestrale. La media mensile Euribor 3 mesi a settembre è stata pari all’1% in aumento del 0,39% rispetto ad agosto.