Avere gli strumenti per capire perché e se la percezione del tempo è falsata nel trading, significa avere dalla propria armi infallibili: diminuisce il rischio, aumenta la forza d’investimento!
Non vogliamo dire che gli investimenti saranno tutti perfetti, ma quello che è certo è che se la percezione del tempo è falsata durante l’attività di trading, bisogna saperlo senza avere dubbi. Possedere gli strumenti che permettono di muoversi agilmente in questo ambito, è ciò che rende più sicuri di sé, soprattutto in vista di occasioni di mercato. Altrimenti? Si rischia di perdere più del previsto.
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Quando si fa trading non bisogna considerare il tempo in maniera “tradizionale” con una concezione cronologica. Perché entra in gioco anche la psicologia, una materia così vasta che plasma emozioni, decisioni, e modalità di reazione davanti un mercato tanto proficuo, quanto spaventoso. Quindi cosa si evince?
Che quando si fa trading il tempo non è proprio oggettivo, quanto soggettivo, e ciò dipende anche dal contesto. Infatti, proprio come quando ci si innamora che un minuto di attesa del proprio amante può diventare un’eternità, anche una fluttuazione di prezzo può risultare lo stesso! Oppure paradosso, un’ora di analisi tecnica, percettivamente passa in un attimo.
È bene precisare la potenza dell’illusione temporale, perché può diventare una distorsione che danneggia la razionalità e la gestione delle soluzioni da apportare.
Perché la percezione del tempo è falsata nel Trading? Consigli degli esperti
Si tratta in breve il paradosso del “tempo elastico” uno studio del 2021 dell’Università di Stanford, il quale evidenzia che in uno stato di stress, il cervello umano sovrastima la durata degli eventi negativi. Nel Trading vuol dire che le fasi di incertezza, note come drawdown, possono durare di più del tempo reale, perché la mente le vive così. Ansia e relazioni impulsive condizionano le decisioni. Oppure i momenti di profitto sono percepiti come troppo brevi, spingendo a inseguire guadagni velocemente. Come gestire queste difficoltà?
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Ci sono delle strategie mirate per dominare la distorsione temporale e i suoi effetti illusivi, lo dicono gli esperti. Il primo strumento è il Time-blocking emozionale, che comporta il suddividere la giornata in blocchi dedicati ad attività specifiche. C’è il momento di analisi, poi quello di esecuzione, entrambi oculatamente divisi da quello di review. E si usa un time fisico per fare ciò. Il ticchettio riduce la “soggettività” del tempo, ancorando l’uomo al presente.
Anche la regola dei “tre respiri” è funzionale, specie se fatti profondamente, in 6 secondi, prima di ogni decisione. Ciò riduce l’impulsività e la possibilità di fare scelte sbagliate. Persino “mappare temporalmente” le durate delle operazioni e facendo un paragone rispetto alla loro durate reale, permette di scovare pattern personali da correggere, appunto errori di gestione. Ad esempio, si può sopravvalutare il rischio di un investimento dopo 10 minuti di attesa.
Per cui, il tempo non è nemico, ma filtra le emozioni, e mette in evidenza come la plasticità della psiche è un vantaggio, ma anche un tranello da gestire con lucidità.