La pensione potrebbe corrispondere alla metà dell’ultimo compenso percepito. Di cosa bisogna essere al corrente
Quando si conclude la propria carriera lavorativa, è tempo di iniziare una nuova vita. Tutto, naturalmente, dipenderà dall’importo pensionistico che si andrà a ricevere.
Se l’importo è elevato, ci si potrà godere la vita, programmare viaggi, e molto altro ancora. Ma se non sarà così, in qualche modo sarà opportuno risparmiare, essere più oculati, per evitare di trovarsi in spiacevoli situazioni, in futuro.
Il punto è che, in un periodo di crisi economica come quello attuale, anche le pensioni non hanno più gli stessi importi di una volta, e i pensionati sono in difficoltà rispetto agli anni passati. Gli scenari sono mutati, e purtroppo per alcuni, non in positivo.
Ma scopriamo, con più attenzione, quali sono i possibili scenari che potrebbero paventarsi.
Pensione, ecco con che cosa si dovrà fare i conti
Come spiega una società di consulenza finanziaria che all’inizio dell’anno ha creato un sondaggio sulle condizioni della previdenza italiana, gli scenari che si paventano a livello pensionistico non sarebbero propriamente floridi.
Il punto, infatti, è che le pensioni si allontanano parecchio dall’ultimo stipendio, e la cosa potrebbe anche peggiorare. Da quanto si apprende, molti di coloro che avrebbero percepito la pensione nell’ultimo periodo, avrebbero notato come la cifra sia stata praticamente pari all’ultimo compenso ricevuto.
In tanti sarebbero convinti di andare in pensione percependo un importo simile all’ultimo stipendio, ma le cose potrebbero essere differenti, e ci si potrebbe ritrovare a dover gestire un importo inferiore a quello che ci si attende.
Oggigiorno, a determinare quanto si percepirà di pensione, sono i contributi versati a tutti gli effetti, non gli ultimi stipendi percepiti. Attualmente, non è semplice far aumentare l’importo della pensione, ragion per cui, gli stipendi dei pensionati tendono a essere più bassi, impoverendoli.
Ergo, la pensione non riflette, secondo lo studio, l’ultimo compenso percepito. Dalla ricerca è emerso come un dipendente statale su 3 ottiene una pensione che corrisponde alla metà dell’ultimo stipendio.
Da quanto si apprende, peraltro, potrebbe esserci un taglio delle pensioni distribuite con quota 103, e con ricalcolo contributivo della pensione. Dunque, ciò che si auspica è che possa esserci un cambiamento in positivo in futuro, in modo che i pensionati possano guardare al futuro più serenamente rispetto all’oggi.