Spaventa non avere tra le mani la possibilità di toccare un futuro “certo”. La pensione INPS e i suoi dati desolanti sono al centro delle ultime discussioni.
I dati desolanti pubblicati dall’INPS sono parte di un discorso ampio, ma di certo incarnano il fulcro delle ultime discussioni, specie di quella più temuta. La pensione non sarà quella che ci si aspetta. Non solo un miraggio difficile da raggiungere, ma anche deludente oltre le previsioni più quotate del momento. Quindi, andrà molto peggio del previsto. La situazione è per tutti?
Il corrente contesto socio-economico è deludente proprio come lo sono i dati desolanti pubblicati dell’INPS sul tema pensione. Questa è molto importante, e non deve essere data per scontata, poiché di questi tempi è difficile non solo averla, ma anche poter dire di percepirne una dignitosa, e a dimostrarlo sono le cifre. I cittadini possono toccare con mano la loro situazione, analizzandola punto per punto.
È risaputo che il meccanismo contributivo non sia dei migliori per riscattare somme rilevanti, specie se gli stessi possono vigilare in men che non si dica. Come rendersi conto della situazione in atto? Soprattutto come sfruttare al meglio i mezzi per aver dalla propria una condizione ottimale?
L’INPS pubblica dati desolanti e la pensione diminuisce a vista d’occhio!
C’è un metodo per prevedere il futuro trattamento previdenziale, e anche se sembra scontatamente corretto, è in realtà fonte di discussioni per le imprecisioni. Di certo, implica avere dalla propria uno strumento che permette di fare delle analisi e delle previsioni generali, ma questo non basta, poiché tutto va interpretato in una maniera specifica.
Lo strumento in questione è il Sistema INPS di simulazione online che fornisce una stima seppur approssimativa, di ciò che spetta nel futuro pensionistico di chiunque ne faccia utilizzo. Il punto è che non può dirsi sempre attendibile, la ragione? Ci sono così tante variabili che entrano in gioco, che non si può mai dire che tutto sia definito a prescindere. Tutto dipende dai parametri che si usano, specie se nel tempo questi e le variabili appena citate, cambiano continuamente come i requisiti per la pensione.
Bisogna tener conto del flusso di contributi fisso e senza vuoti, e l’aumento della retribuzione, ma anche questo non è detto che ci sia sempre. Lo stesso tasso del PIL italiano all’1,5% non può essere soggetto a modifiche, come invece lo sono i coefficienti pensionistici che mutano di anno in anno. Sono gli elementi che determinano l’importo finale della pensione. Queste ragioni rendono approssimativo il calcolo.
Ci sono delle modalità che rendono attendibile il calcolo? Sicuramente ponendovi i requisiti di pensionamento e tutti i dati in maniera aggiornata, rendendo il calcolo più sicuro, è un buon metodo per gestire la propria situazione previdenziale. Modificare in base alla situazione corrente i contributi e i parametri, quindi di anno in anno, significa avere un sistema molto più attendibile e che evita approssimazioni.