La mensa cambia il TFR: allarme dei CAF, cosa controllare

CAF in pieno allarme di diritti, c’è qualcosa in nuovo che bolle in pentola e che per niente piace ai cittadini. La mensa cambia il TFR, non ci sono dubbi, come farvi fronte.

Ci sono diverse questioni che complicano la condizione dei lavoratori, ma da quando è stato accertato che la mensa cambia il TFR, sono gli stessi CAF ad essere entrati in crisi. Si cerca di far fronte alla situazione per quanto si può, ma senza la giusta analisi e sapere cosa andare a guardare, la via della soluzione è abbastanza lontana.

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La mensa cambia il TFR: allarme dei CAF, cosa controllare- Trading.it

L’indennità mensa è un tema che sta caro ai lavoratori, specie quando entra in gioco il TFR. Con questa sigla si indica il Trattamento di fine Rapporto di lavoro, legato ad un’erogazione e non solo. Bisogna capire come e a che livello la prima misura condiziona proprio questo istituto. Si tratta di dettagli che molti prendono poco in considerazione, ma che invece potrebbero far cambiare di molto le cifre da percepire.

È stato in un recente caso che la Cassazione ha preso la sua decisione. Fare il punto della situazione è importante, perché capire da un episodio concreto a cosa si va incontro è l’aspetto più importante del momento.

Se la mensa cambia il TFR, bisogna guardare questi dettagli

L’indennità mensa è una somma che il datore di lavoro dà ai propri dipendenti in sostituzione al servizio di mensa aziendale. È una prestazione disciplinata dai CCNL, sigla che attiene ai Contratti Collettivi Nazionali di Lavoro, ma non è obbligatoria per il lavoratore. Se non ci sono buoni pasto, mensa, o la stessa non è raggiungibile dal dipendente per questioni di trasferta o orari incongruenti, subentra questa manovra. Il costo è determinato alla media del costo di un pasto in una mensa collettiva.

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Se la mensa cambia il TFR, bisogna guardare questi dettagli- Trading.it

Ma dove figura questa indennità? È presente nel documento ufficiale più importante del lavoratore, la busta paga. Ed è qui che si va al punto della situazione, perché tale erogazione condiziona il TFR? Un caso concreto può aiutare a comprendere. In virtù di quanto espresso nell’ordinanza 7181 del 2024, viene ribadito che indipendentemente dalla presenza o meno della mensa, l’indennità non dovrebbe concorrere alla formazione del calcolo del TFR.

Ma è stata la legislazione nel tempo a cambiare l’ordine delle cose. Quindi, se ci fosse il caso in cui la contrattazione collettiva abbia istituito l’indennità mensa, questa con natura retributiva, va computata al calcolo dell’indennità di anzianità e dallo stesso TFR, fatta salva diversa determinazione del Contratto Collettivo. In sostanza, dipende da quanto figura in questo importantissimo elemento.

È stato il caso di un infermiere, il quale ha vissuto il calcolo del TFR con l’inclusione dell’indennità di mensa prima del 2001. La decisione presa dalla Corte d’Appello è stata poi corretta dalla Cassazione che sottolinea le modifiche che hanno contraddistinto il settore sanitario a partire dall’anno indicato.

Quindi, bisogna adeguare il trattamento di fine rapporto secondo la normativa aggiornata e vigente. La Legge n. 359 del 1992 sancisce l’esclusione ed è la chiarificazione normativa mancante con valore retroattivo. Significa che vale anche per il periodo antecedente. Infine, non bisogna dimenticare che non mancano casi di autonomia negoziale tra le parti quando possibile in base al CCNL.

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