Donazione immobiliare, per certi versi può essere un trucco furbo per far sì che da seconda casa si passi automaticamente a prima
Quando si parla di donazione immobiliare, spesso sorge una domanda: può servire a trasformare una seconda casa in prima? Si riuscirà così a godere delle relative agevolazioni fiscali? In tema immobiliare l’Italia gode della presenza di diverse leggi.
Proprio per via della vastità di norme, risulta difficile comprendere cosa si può e cosa non si può fare, ma soprattutto, cosa conviene fare, in base ai casi. Non ci sono regole precise, piuttosto, informarsi bene può essere la chiave perfetta per il risparmio.
Chi è informato, infatti, può utilizzare la legge a proprio vantaggio, trovando quei cavilli che portano alle agevolazioni che fanno al caso proprio, senza barcamenarsi in dicerie di parenti, amici e persone sui social network. Vediamo quindi di capire passo passo cosa intende la legge per donazione e perché a volte può essere utile per sfruttare a proprio vantaggio la legislazione italiana, pagando meno tasse senza sentirsi debitori nei confronti dello Stato.
Donazione e agevolazioni sulla prima casa
La donazione di un immobile è un trasferimento gratuito di proprietà tra due soggetti. Molti si chiedono se, ricevendo una casa in donazione, sia possibile beneficiare delle agevolazioni fiscali sulla prima casa, come l’imposta di registro ridotta e l’IMU più bassa. Bene, è vero che la donazione può portare alcuni vantaggi ma per far sì che ciò avvenga c’è bisogno anche di particolari requisiti:
- Non possedere altre case acquistate con agevolazioni prima casa;
- Essere residente nel Comune dove si trova l’immobile donato o trasferirvisi entro 18 mesi.
Ciò significa che negli altri casi, la donazione non abiliterà l’esenzione delle tasse, soprattutto nel caso in cui si abbia già una casa intestata e la donazione si aggiungerebbe come seconda.
Quindi, la donazione non può aggirare le regole previste per l’agevolazione prima casa, ma in alcuni casi, soprattutto nei passaggi di padre in figlio, potrebbe risultare idonea all’ottenimento dell’annullamento dell’IMU. Per fare un esempio pratico, se il padre ha già una casa e investe in un’altra, quest’ultima potrebbe venire intestata al figlio in modo da risultare ancora come prima casa: in questo modo il nucleo familiare non si troverà obbligato a pagare tasse e nel frattempo, di fatto, avrà entrambi le abitazioni.
La donazione può essere una soluzione vantaggiosa per trasferire un immobile, ma attenzione, c’è da ricordare che non rappresenta un trucco per cambiare lo status fiscale di una seconda casa. Le regole sulle agevolazioni prima casa sono chiare e prevedono requisiti stringenti, che non vengono meno in caso di donazione, è quindi sempre meglio consultare un esperto prima di prendere decisioni azzardate.