Il Governo cinese chiude un centinaio di piattaforme sulle criptovalute; nel Paese la speculazione genera profitti illeciti.
La Cina non nasconde il suo rapporto conflittuale con le criptovalute. Ciò che può essere fonte di emancipazione dal governo centrale desta sospetto e viene limitato anche a discapito dei potenziali ritorni economici.
Già il 18 maggio scorso le dichiarazioni delle maggiori istituzioni finanziarie cinesi per il regolamento dei mercati, hanno pubblicamente sancito l’eliminazione delle criptovalute dall’intero circuito finanziario del paese. Oltre 12000 profili Weibo e Baidu sono stati chiusi e più di 51000 informazioni ritenute dannose, false o fuorvianti sono state rimosse.
Quando il Bitcoin è diventato un asset importante e diffuso in tutto il mondo il paese la Cina di Xi Jingping ha fatto un clamoroso dietrofront avviando censura e politiche proibizioniste. Come accade in questi casi le valute digitale continuano a essere scambiate nel mercato nero fino all’attuale ciclo ribassista. La tendenza negativa ha infatti ridotto il livello degli scambi e indotto molti piccoli investitori a vendere.
Le decisioni della Cina cosi come di altri Paesi possono influenzare in modo importante il valore delle valute digitali. Il Bitcoin è tornato oggi a livelli vicini ai 23.000 dollari e sono molti coloro che attendono con attenzione il momento ideale per prendere profitto. Ci sono diversi sistemi per impedire al Bitcoin di svalutarsi secondo l’andamento di mercato; il più semplice di questi è convertirlo in una valuta fiat o un asset che ne replica il valore.
I modi più semplici e diffusi per vendere Bitcoin e le altre criptovalute
Vendere Bitcoin è più semplice che acquistarli, chiunque può trovare il sistema più adatto alle proprie esigenze scegliendo tra diverse soluzioni.
Il luogo migliore e più immediato per vendere le proprie criptovalute è farlo direttamente presso gli Exchange. Tramite queste piattaforme è possibile effettuare il trading al prezzo di mercato con notevoli vantaggi. Il primo di questi è la grande liquidità presente, ciò permette una migliore esecuzione dell’ordine a prezzi quanto più equi. Tra le piattaforme che consentono la vendita dei Bitcoin, ci sono ad esempio, Coinbase, Kraken, Bitstamp e Bitfinex.
Detenere e vendere criptovalute è oggi molto più semplice e sicuro, grazie a un contesto che agevola anche l’utente inesperto finalizzato alla più ampia diffusione di questo tipo di asset. Così gli exchange sono i cambiavalute digitali che fanno da intermediari tra gli acquirenti e i venditori. Una volta iscritti su uno di questi exchange, al venditore non resta che piazzare la sua offerta di vendita, specificando tipologia, quantità e prezzo richiesto: a quel punto è l’exchange ad allineare l’ordine di vendita con quello di acquisto proveniente da un altro utente.
Oltre gli exchange, i cambiavalute digitali, le piattaforme peer to peer
Un’alternativa meno centralizzata e con più grandi differenze di prezzo sono le piattaforme peer to peer. Qui gli utenti che hanno Bitcoin o altre criptovalute in portafoglio si incontrano tra loro per cercare di venderle a chi desidera comprarle; il vantaggio è l’immediatezza della relazione tra le controparti e la possibilità di trovare prezzi fuori mercato, che possono essere vantaggiosi.
Un terzo modo più immediato e fisico è utilizzare gli ATM Bitcoin. A causa delle alte commissioni farlo non è sempre conveniente, ma lo è invece nel caso non si voglia attendere o registrarsi a un nuovo servizio. Gli Atm Bitcoin sono presenti in Italia nelle grandi città come Roma, Milano e Torino. L’utilizzo di questi dispositivi richiede il pagamento di una commissione pari al 10% dell’importo versato che viene però convertito immediatamente nella valuta di riferimento, in questo caso l’euro. Per trovare ATM Bitcoin più vicino è possibile utilizzare servizi come Coin ATM Radar.
Un altro modo poco conosciuto ma anche il più tradizionale per vendere Bitcoin è quello di persona. Sebbene Bitcoin sia un asset digitale non dobbiamo dimenticare che il wallet e il pagamento può essere indirizzato semplicemente mostrando un QR code. A quel punto sarà sufficiente una scansione del codice tramite smartphone per permettere la transazione. Esistono a questo proposito servizi come Localbitcoins che facilitano l’organizzazione di incontri per lo scambio e offrono un sistema di rating basato sulle valutazioni rilasciate dagli utenti.
Prima di vendere Bitcoin è necessario assicurarsi un margine di tolleranza, in base alla volatilità del mercato in quel momento e in relazione alle commissioni o nel caso di una vendita tra pari della possibilità di incorrere in una trattativa sul prezzo. Il Bitcoin non ha una storia sufficientemente lunga da poter garantire un prezzo comunemente accettato ed è abbastanza difficile per questo riconoscere l’inizio e la fine di una tendenza.