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Economia e Finanza

La beffa del bonus 200 euro una tantum, in tanti non lo riceveranno: l’elenco degli esclusi

Il Governo ha stanziato fondi per la distribuzione di un assegno a sostegno di alcuni, ma non di tutti: la beffa del bonus 200 euro una tantum.

Il bonus una tantum da 200 euro è stato introdotto dal Decreto Aiuti con lo scopo di offrire un sostegno economico alle famiglie italiane. La misura serve a dare una mano al potere d’acquisto delle famiglie italiane, che è stato duramente colpito dall’ aumento dei costi delle materie prime, di generi di prima necessità e dal caro energia.

La guerra scoppiata in Ucraina il 24 febbraio 2022 ha avuto un effetto devastante sull’economia globale e a pagarne le spese sono i cittadini. La situazione, infatti, era già critica di per sé, a causa della lenta ripresa economica post-covid.

Tutto ciò ha reso necessario l’intervento del Governo, che ha stanziato diversi bonus volti ad offrire un aiuto economico alle famiglie in difficoltà.

Tuttavia, il beneficio, pur comprendendo un’ampia platea di cittadini, non è rivolto a tutti.

Diamo un’occhiata alla lista delle persone escluse e per le quali si è palesata la beffa del bonus 200 euro una tantum.

La beffa del bonus 200 euro una tantum: chi sono gli esclusi

Il bonus da €200 si rivolge ad un’ampia platea di cittadini e include tra i beneficiari:

  • Lavoratori dipendenti
  • Pensionati
  • Lavoratori autonomi.

Tuttavia, il beneficio include anche altri casi come ad esempio i percettori di naspi e i beneficiari del reddito di cittadinanza.

Nonostante ci sia potenzialmente un elevato numero di persone che avranno diritto ai €200 una tantum, esiste anche una lunga lista di cittadini che non potranno accedere al bonus.

La beffa del bonus da €200 una tantum si rivolge principalmente ai lavoratori che non sono dipendenti e dunque non sono titolari di un contratto di lavoro subordinato con particolare riferimento a:

  • Tirocinanti e stagisti
  • Lavoratori autonomi occasionali
  • Collaboratori coordinati e continuativi
  • Lavoratori autonomi

Tuttavia, è doveroso precisare che, fatta eccezione per tirocinanti e stagisti, nelle altre ipotesi è possibile ottenere l’indennità di €200, purché sussistano determinate condizioni.

Nello specifico i titolari di rapporti di collaborazione coordinata e continuativa alla data del 18 maggio 2022 possono ricevere il bonus una tantum di €200, purché iscritti in via esclusiva alla Gestione separata. Inoltre, i suddetti soggetti devono essere titolari di redditi che derivano dai suddetti rapporti e che non superino i €35.000 nel 2021.

Per i contratti autonomi occasionali è possibile accedere al beneficio una tantum di €200 se risulta l’accredito di almeno un contributo mensile, alla data del 18 maggio 2022.

L’articolo 33 ha previsto l’istituzione di un fondo da parte del Ministero del Lavoro e delle politiche sociali. Esso è dedicato ai lavoratori autonomi e ai professionisti. In questo modo, anche questa categoria di cittadini avrà la possibilità di ricevere un’indennità una tantum, purché risultino iscritti all’INPS o alle rispettive casse previdenziali.

Chi sono gli esclusi?

Il bonus una tantum di €200 è previsto per tutti i lavoratori dipendenti che nel mese precedente all’erogazione, ovvero luglio 2022, non abbiano percepito una retribuzione imponibile ai fini previdenziali superiore a €2.692,00.

Inoltre, non hanno diritto al bonus di €200 i lavoratori dipendenti che non hanno beneficiato per almeno una mensilità, nel corso del primo quadrimestre 2022, della riduzione dei contributi INPS dello 0,8%.

Si tratta di uno sgravio introdotto dalla legge del 30 dicembre 2021 numero 234, che ha corrisposto un esonero parziale sulla quota dei contributi previdenziali pari allo 0,8%. Per beneficiare di tale esonero il dipendente doveva aver totalizzato una retribuzione imponibile ai fini previdenziali non superiore a 2692,00 euro.

Un’altra categoria di cittadini esclusa dal bonus €200 è data dai pensionati, che nel 2021 hanno percepito un reddito personale, assoggettabile ad Irpef e al netto dei contributi previdenziali ed assistenziali, superiore a €35.000.

Anche i lavoratori domestici che non erano titolari di uno o più rapporti di lavoro entro il 18 maggio 2022 non percepiranno il bonus €200 una tantum.

Lo stesso discorso vale anche per i beneficiari di naspi o dis-coll: non potranno accedere al beneficio coloro che non hanno percepito il sussidio a giugno 2022.

Anche i lavoratori stagionali e dello spettacolo non possono ottenere il bonus se non hanno svolto almeno 50 giornate di lavoro nel 2021. E purché il loro reddito 2021 non sia stato superiore a €35000.

Floriana Vitiello

Aspirante giornalista. Si occupa della stesura di articoli per il web da oltre 5 anni. La scrittura è la sua più grande passione. Dopo diversi progetti editoriali in veste di Ghostwriter, approda su Trading.it e si dedica all’elaborazione di testi riguardanti pensioni, fisco e tasse. Impegnata in diversi progetti editoriali.

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