Cos’è, come funziona e quali sono i requisiti di accesso per l’Isopensione: uscire prima dal lavoro, ecco alcuni dettagli di seguito
Di cosa si parla quando si fa riferimento all’Isopensione, come funziona, i requisiti e alcuni dettagli in via generale da poter approfondire in tal senso: ecco di seguito di cosa si tratta.
Quando si parla di Isopensione, si fa riferimento ad uno scivolo pensionistico, detto anche esodo anticipato dei lavoratori anziani; si tratta di uno strumento impiegato in caso di eccedenza del personale, per gestire gli esuberi. A spiegarlo nel proprio approfondimento è Proiezionidiborsa.it, il quale sottolinea, in merito a tale strumento, che permette, dunque, di favorire l’accesso anticipato al trattamento di quiescenza per i lavoratori che sono prossimi alla pensione.
Tale strumento ha dei requisiti di accesso da tener bene a mente, e in primo luogo sono titolate ad avervi accesso le imprese che occupano mediamente più di quindici dipendenti, si legge. Inoltre, devono aver stipulato apposito accordo con organizzazioni sindacali dei lavoratori maggiormente rappresentative. L’accordo deve essere convalidato da INPS, chiamata ad accertare la sussistenza delle condizioni di accesso alla Isopensione.
Mediante l’accordo, l’azienda si impegna a versare un assegno in favore del lavoratore, per tutti il periodo dell’esodo. Questo, sino ad un periodo massimo di quatto anni; in merito all’importo, quest’ultimi deve essere corrispondente a quello del trattamento di pensione maturato in base alle regole vigenti. Il tutto, sino a quanto non si siano perfezionati in modo definitivi i requisiti per quel che concerne il vero e proprio pensionamento.
Isopensione: alcuni dettagli al riguardo
È un tema che desta grande attenzione e suscita grande interesse quello inerente l’Isopensione, come nel caso della novità arrivata di recente da INPS inerente la domanda per la certificazione del diritto e calcolo dell’importo.
Come viene spiegato da Proiezionidiborsa.it, circa il funzionamento del tema in oggetto, si legge che la manovra di bilancio 2018 ne ha esteso la durata massima da 4 a 7 anni, durata prorogata sino al 2023. Qualora vi sia l’accesso alla stessa, la relativa prestazione si liquiderebbe dal 1° giorno del mese successivo a quello di risoluzione del rapporto lavorativo.
Questo, al di à da quando si sia prestata la domanda e sino alla scadenza indicata. Dall’importo della prestazione, si legge che è esclusa la contribuzione figurativa correlata, la quale dovrà essere versata dall’azienda per il periodo di esodo e fino al raggiungimento dell’assegno pensionistico definitivo.
Inoltre, non sarà più attribuita la perequazione automatica, non spettando l’assegno al nucleo familiare. Vi è però, si legge ancora, il vantaggio dell’erogazione della 13°mensilità. L’Isopensione è soggetta a tassazione ordinaria e non è reversibile. Ciò, fatta eccezione la possibilità dei beneficiari di riscuotere la pensione indiretta, qualora vi fosse il decesso del titolare, viene spiegato.
Cosa accade quando scade il periodo relativo all’isopensione? Proiezionidiborsa.it spiega che una volta che siano stati maturati i requisiti inerenti il pensionamento, l’assegno sarà ricalcolato in ragione dell’ulteriore contribuzione versata dall’aziende inerente l’isopensione.
Quali possono essere eventuali svantaggi del tema in oggetto? Nel caso in cui siano rispettate le condizioni per l’accesso al trattamento, si legge che non vi sarebbero penalità riguardo la pensione. Al contrario, invece, risulterebbe essere onerosa per il periodo occorrente al raggiungimento dei requisiti ordinariamente previsti per l’accesso alla pensione.
Questi, alcuni dettagli generali in merito. Qui, alcuni dettagli e possibili soluzioni su come i disoccupati possono coprire gli ultimi anni prima della pensione se si è senza lavoro.
Ad ogni modo è opportuno ed è bene informarsi sul tema ed approfondire i vari elementi, così da chiarire eventuali dubbi e conoscere i diversi aspetti nel dettaglio, anche tramite un confronto con esperti del campo e professionisti del settore, soggetti competenti in materia.