Per il prossimo anno sono previste delle importanti novità ISEE, la Meloni cambia tutto. Inoltre, anche per l’assegno unico sono in arrivo cambiamenti.
Tra le novità che intende introdurre il Governo Meloni c’è anche la possibilità di riformare il calcolo dell’Isee. Ci stiamo riferendo all’Indicatore della situazione economica equivalente, la cui riforma potrebbe avere una conseguenza diretta sul calcolo dell’assegno unico.
L’obiettivo dell’esecutivo di centro-destra è quello di modificare le modalità di calcolo dell’ISEE, rielaborando l’impatto delle proprietà immobiliari sul conteggio finale. Di fatto, spesso il patrimonio immobiliare dei cittadini determina un importante incremento dell’indicatore, anche se non rappresenta in alcun modo un’entrata. Così facendo molti cittadini restano esclusi da alcuni sostegni economici.
È apparso chiaro, fin dai primi giorni, che il nuovo esecutivo di centro-destra hai in mente diversi cambiamenti con lo scopo di offrire un aiuto ai cittadini. Tra le ipotesi al vaglio del Governo vi è anche la possibilità di modificare le modalità di calcolo dell’ISEE. L’intenzione della Meloni è quello di dare un minor peso al patrimonio immobiliare dei cittadini. Si tratta, infatti, di un elemento che contribuisce ad alzare notevolmente il valore dell’indicatore.
In particolare, la volontà del Governo è quella di ridurre il peso delle prime case o digli immobili di proprietà che risultano sfitti o ottenute tramite eredità. L’ipotesi del Governo è quello di alzare la franchigia da 52.000 a 80.000 euro.
A confermare l’intenzione del Governo di apportare questa modifica al calcolo Isee, ci ha pensato il Ministro della famiglia, Eugenia Roccella. La Ministra, intervenuta nel corso della registrazione del programma televisivo Porta a Porta, ha sottolineato la volontà dell’esecutivo di correggere e incrementare l’assegno unico. La Roccella ha poi aggiunto “Il prossimo anno vogliamo rifinanziare e portare la quota a 18 miliardi. Abbiamo in mente anche altre iniziative”.
In base ai dati emersi dall’osservatorio sull’Assegno unico pubblicato dall’INPS, la misura in questione è percepita da quasi 5,3 di famiglie italiane, per una media di 8,3 milioni di figli. A conti fatti, nel periodo che va da marzo ad agosto 2022, sono stati erogati circa 1,2 miliardi di euro al mese per un totale di 7,3 miliardi di euro complessivi, in 6 mesi.
Circa il 46% degli assegni erogati sono stati indirizzati in favore dei nuclei familiari con ISEE pari o inferiori a €15.000. Questi hanno percepito un assegno mensile di €175.
C’è poi un 20% di figli che hanno ricevuto l’assegno, ma per i quali non è pervenuto l’indicatore ISEE dei loro nuclei familiari. In tal caso, così come stabilito dalla disciplina che regola l’Assegno unico universale, l’importo erogato è di poco inferiore a €50. Lo stesso importo spetta anche a coloro che hanno un ISEE superiore a 40.000 euro.
Come è prevedibile, anche gli importi erogati a titolo di assegno unico dovranno essere aggiornati per effetto della rivalutazione legata all’indice del costo della vita.
Pertanto, se dovesse essere confermato l’andamento del tasso d’inflazione 2022, è probabile che il prossimo anno avverrà un aumento della soglia ISEE, con l’Assegno unico che passa da 174 a 189 euro.
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