Ipotesi di un cambiamento del’ISEE, di una riforma del sistema di calcolo: di cosa si tratta, come potrebbe cambiare e i punti sul tavolo: a seguire i particolari
L’ISEE potrebbe cambiare, stando ad alcune ipotesi inerente la riforma del sistema di calcolo proprio dell’Indicatore della Situazione Economica Equivalente: ma ecco di cosa si tratta e alcuni dettagli in merito.
È uno strumento ben noto, l’ISEE, nei primi cinque 5 mesi del 2022 ne sono stati inviati a INPS circa 2 milioni di pratiche isee in più al confronto con l’anno scorso; tale corsa da parte delle famiglie ad elaborare tali dati e informazioni è legata in particolar modo alla comparsa sulla scena dell‘assegno unico e universale per i figli, al cui riguardo si può farne richiesta senza perdere gli arretrati sino al 30 giugno.
Come spiega Il Sole 24 Ore, incide l’aumento generalizzato delle condizioni di povertà, ma anche la diffusione di altre prestazioni che sono legate a ISEE, si pensi all’allargamento della platea dei beneficiari per il bonus bollette, confla soglia ISEE alzata sino a 12 mila€.
L’indicatore della Situazione Economia Equivalente è dunque centrale, e ciò ha portato il Governo, viene spiegato, ad aprire un dialogo con le forze politiche col fine di adattare lo strumento alle nuove esigenze. Intanto, i fondi stanziati per il sostegno dei CAF sono quasi terminati e a tal riguardo è scattato l’allarme inerente l’ipotesi e il rischio dell’ISEE a pagamento.
Isee e la questione risorse: di cosa si tratta
Come viene spiegato da Il Sole 24 Ore, sino ad ora i CAF si sono occupati di gestire 7,72 milioni di pratiche, il totale di quelle inviate a INPS è di 8.998.629; un milione e più infatti sono state inviate dal cittadino o da altri enti, anche mediante procedura precompilata online.
Giovanni Angileri, il coordinatore della Consulta nazionale dei Caf, si legge, ha spiegato che “arriveremo a 10 milioni di pratiche entro fine anno” spiegando però che “tra poche settimane non ci saranno più risorse per erogare questo servizio gratuitamente e dovremo far pagare i cittadini”.
La convenzione annuale tra Caf e INPS vale 117 milioni di €, si legge, e sono stati aggiunti altri 7 milioni di risparmi per ISEE 2022. Ma tali fondi sono oramai quasi esauriti; vi è stato n dintornò tra la consulta dei CAF e la ministra per la Famiglia Bonetti, la quale si è impegnata, si legge, a sostenere la richiesta circa il rifinanziamento. Ciò potrebbe verificare nel percorso di conversione del decreto aiuti, ma occorre reperire le risorse. Secondo Angileri servirebbero “circa 32 milioni aggiuntivi per arrivare a fine anno”.
Indicatore della Situazione Economia Equivalente, come potrebbe cambiare? Gruppo di lavoro e alcuni dettagli
Intanto, spiega Il Sole 24 Ore, il Governo ha raccolto le varie sollecitazioni inerenti l’adeguamento dell’ISEE come strumento oramai “universale“, impiegato in molti ambiti, ai fini della misurazione della situazione economica familiare e non soltanto più per definire il superamento della soglia di povertà.
Da parte del Governo, si legge che vi sarebbe la disponibilità a rivalutare il meccanismo di calcolo, con l’impegno assunto dal dipartimento della famiglia di riconoscere il ruolo dell’ISEE nel quadro attuativo del Family Act, insieme al ministro competente, dato che è una materia regolata dal ministero dell’Economia e delle Finanze.
Farlo, si legge, vuol dire attivare meccanismi redistribuivi e occorrerà coordinare l’intervento con al riforma fiscale, con una adeguata copertura dal punto di vista finanziario.
Per tale ragione, viene spiegato, di recente è stato avviato un gruppo di lavoro informale tra forze politiche di maggioranza, coordinato dalla Ministra Bonetti, conio fine del rilevamento delle criticità emerse dall’allargamento della platea ISEE dei beneficiari inerenti varie prestazioni, diverse tra di loro, e per risolverle.
L’intenzione riguarda l’individuazione di alcuni correttivi condivisi, dando vita ad un tavolo il cui scopo è quello di avanzare una proposta di provvedimento. Fino ad adesso sul punto vi è stata trovata convergenza delle forze di Governo, ma a partecipare sarà invitata anche la minoranza. Dopo il centro destra, anche il PD si è mostrato favorevole ad una possibile riforma dell’ISEE.
Le proposte delle diverse forze politiche vengono raccolte dal dipartimento della Bonetti che sta coordinando tale tavolo, lo scopo è l’individuazione dei punti condivisi. Ad ora pare che si possa trovare un accordo particolarmente circa la volontà di “abbattere” il peso della prima casa sull’indicatore finale. Al contempo, però si dovrebbe favorire anche coloro che vivono in affitto per non dar vita a sperequazioni. Consenso ci sarebbe anche circa la necessità di rivedere il coefficiente di calcolo in base al numero di figli, in particolare dal 3° in poi, così da favorire l’accesso, per famiglie numerose, ad alcune prestazioni.
Bisognerà poi, promuovendo ancor di più l’interoperabilità delle banche dati, semplificare la modalità di comunicazione dei dati, soprattutto quelli inerenti le giacenze medie, aprendo un dialogo tra INPS e Agenzia delle Entrate.