La validità del valore Isee non è più di dodici mesi ma soltanto di sei, ora le scadenze del rinnovo sono più stringenti e bisogna fare attenzione.
Non tutti lo sanno ma da quest’anno l’Isee corrente rimane valido solamente per sei mesi e, considerando che si tratta di uno strumento fondamentale per ottenere agevolazioni economiche e sociali, bisogna prestare particolare attenzione. Un cambiamento rispetto al passato, con il valore che fotografa il reddito economico di un nucleo famigliare con più frequenza; è l’Isee ordinario infatti che prende in considerazione i redditi e il patrimonio dei due anni precedenti. In ogni caso è cruciale il ruolo della DSU, la Dichiarazione Sostitutiva Unica.
Trattasi del documento di base per il calcolo dell’Isee, non c’è neanche bisogno di dirlo ma risulta di importanza concreta nel momento in cui si vorrà accedere a sconti sulle bollette, assegni familiari o borse di studio. All’interno vengono raccolte informazioni riguardanti la composizione del nucleo famigliare, sui redditi e sui patrimoni. Nel caso in cui si sia perso il lavoro di recente o siano cambiati gli estremi dei trattamenti assistenziali, si dovrà utilizzare per forza di cose l’Isee corrente, visto che si basa su dati relativi agli ultimi dodici mesi.
Chiunque abbia presentato l’Isee corrente a inizio anno, magari a gennaio, dovrà procedere al rinnovo entro e non oltre il mese di luglio, pena il ritorno al valore Isee ordinario, con la conseguente perdita dei benefici correlati. È bene sottolineare come nella finestra temporale compresa tra il 1° gennaio il 31 marzo scorso era possibile aggiornare unicamente la componente reddituale mentre la DSU corrente deve essere aggiornata entro due mesi onde scongiurare una negazione dell’accesso ad agevolazioni e incentivi.
È chiaro che rappresenta un’operazione cruciale, soprattutto per quanto riguarda la fruizione dei sussidi e dei sostegni economici messi a disposizione dalle istituzioni – e ne vengono distribuiti parecchi durante l’anno. Il rinnovo dell’Isee corrente consente di rimanere eleggibili per tante opportunità di questo tipo; una famiglia che registri una riduzione del reddito o un incremento significativo di spese mediche potrebbe, ad esempio, non ottenere il supporto adeguato senza aver completato l’aggiornamento. Insomma, monitorare i termini e le scadenze è una buona regola ed è una pratica che non va mai trascurata.
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