Rischio multe fino a cinquemila euro, l’ISEE richiede grande attenzione: quale l’errore da non commettere, i dettagli al riguardo
Quello in questione è di certo un periodo complicato da diversi punti di vista, e non fa eccezione l’ambito economico: l’ISEE rappresenta dunque un elemento importante, mediante cui si può avere accesso a varie agevolazioni e bonus: ma è opportuno prestare attenzione ed evitare determinati errori che potrebbero costare caro. Di cosa si tratta?
Le difficoltà per le famiglie non mancano in questo periodo ed un ruolo molto importante viene assunto dagli aiuti messi a disposizione in una fase di crisi economico- finanziare, a causa della conseguenze della pandemia, del caro prezzi, dell’instabilità della politica internazionale. Tanti gli elementi sul tavolo e dunque l’Indicatore della Situazione Economica Equivalente diventa un elemento centrale per poter avere accesso, nel rispetto di requisiti e condizioni, a determinati bonus ed agevolazioni.
Per tale ragione è bene sottolineare che nella fase della richiesta e nel momento in cui si procedere a fare l’ISEE, bisogna prestare grande attenzione, poiché come spiegato da Contocorrenteonline.it, un gesto, un errore potrebbe finire per costar caro, mettendo i soggetti interessati davanti ad un rischio di multe pesanti da 500 a 5 mila euro.
Per quale ragione e di cosa si tratta nello specifico?
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Isee: che cos’è e alcuni dettagli
L’ISEE è un elemento dunque molto importante per poter accedere ad esempio a diverse agevolazioni, qui alcuni dei bonus che ad esempio non tutti conoscono.
Ai fini della relativa richiesta, è opportuno ricordare, si legge su Contocorrenteonline.it, che è necessario provvedere alla compilazione della Dsu, la Dichiarazione sostitutiva unica.
Diversi i documenti da presentare rispetto a ISEE, che devo contenere dati anagrafici, reddituali e patrimoniali di colui che ne fa richiesta, ma non soltanto, anche dei membri del medesimo nucleo familiare. Si tratta di una dichiarazione che va presentata a INPS, e la cui operazione può essere fatta anche rivolgendosi a CAF e patronati.
O ancora, è possibile procedere all’invio in modo telematico, attraverso il sito dell’INPS. Al di là di tutto, ciò che è estremamente importante è prestare attenzione a diversi aspetti, al fine di evitare eventuali errori che potrebbero costar caro, come nel caso delle multe sino a 5 mila euro. Per quale ragione?
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ISEE, occhio a DSU ed eventuali incongruenze circa il reddito
Diversi, come detto, gli aiuti e i sussidi cui una famiglia potrebbe aver accesso in presenza di un ISEE basso, proprio per questo motivo bisogna procedere ad aggiornare di anno in anno le informazioni che hanno a che fare con la propria condizione economica mediante ISEE. Ecco che la DSU conterrà non soltanto informazioni di tipo anagrafico, ma anche reddituale e patrimoniale.
Elementi come ad esempio il valore della casa, il canone di locazione, il saldo e la giacenza media del conto corrente, vanno dichiarati tra gli altri, così come anche conti correnti postali se presenti, depositi, libretti ed altro ancora. Una volta inseriti tutti gli elementi necessari e richiesti, se l’ISEE non supera determinate soglie, è possibile avere accesso a specifici bonus e agevolazioni e nei modi previsti, spiega Contocorrenteonline.it.
Ecco che evitare di commettere errori nella fase di compilazione è davvero fondamentale. Qualora, in seguito ad opportuni controlli, dovessero emergere eventuali incongruenze tra quanto dichiaro e quanto accertato, si incorre nel rischio di dover poi fare i conti con conseguenze gravi. Soprattutto, spiega Contocorrenteonline.it, qualora chi abbia beneficiato di sussidi e bonus, abbia nella realtà somme più alte a differenza di quanto dichiarato.
In caso di incongruenze sul reddito, stando a quanto si evince dalla circolare n.118/2010 dell’INPS, sono previste sanzioni che vanno da 500 euro a 5 mila euro a “soggetti che, in ragione del maggior reddito accertato, risultano aver beneficiato illegittimamente, in tutto o in parte, delle prestazioni sociali agevolate“.
Ciò, viene spiegato da Contocorrrenteonline.it, poiché i soggetto interessati avrebbero poi avuto modo di usufruire di bonus e sussidi in seguito a dichiarazioni di redditi più bassi di quelli riscontrati in fase di controllo da INPS e Agenzia dell’Entrate.
È bene, opportuno e fondamentale agire con attenzione, con cautela e nel rispetto di quanto previsto e stabilito dalla legge, nonché approfondire il tema ottenendo altre informazioni anche mediante un confronto con esperti del campo e professionisti del settore, per chiarire ogni eventuale dubbio, sapere tutto quanto va presentato, condizioni, requisiti ed evitare di incorrere in gravi conseguenze.