I contribuenti che entro la data di scadenza non provvederanno all’invio questo documento potrebbero perdere dei soldi: scopriamo insieme di cosa si tratta e qual è la data di scadenza.
I lavoratori sono quasi sempre alle prese con numerose scadenze fiscali e anche con la presentazione di numerose richieste per ottenere delle agevolazioni importanti. Spesso, tra i numerosi impegni può capitare di dimenticare una scadenza perdendo così alcune importanti agevolazioni.
Marzo è un mese molto ricco di scadenze sia per i lavoratori autonomi che dipendenti: questi ultimi, infatti, non dovranno dimenticare un importante documento da inviare entro il mese di marzo 2022 poiché potrebbe costare caro. Scopriamo insieme di cosa si tratta e la data di scadenza per presentare questo documento.
Le scadenze previste dall’Agenzia delle Entrate per i contribuenti sono tantissime e spesso le dimenticanze possono costare molto care al contribuente. Proprio l’Ente, per evitare problemi con le scadenze, pubblica ogni mese uno scadenzario che consente di tenere nota di tutte le date entro le quali adempiere a determinati obblighi.
Una delle scadenze del mese di marzo 2022 da non dimenticare assolutamente è l’invio della Certificazione Unica. L’Agenzia delle Entrate ha, infatti, pubblicato delle istruzioni da seguire per la compilazione di questo documento.
La Certificazione Unica è un documento fondamentale per la determinazione dei redditi del destinatario. Essa contiene i dati fiscali e previdenziali del contribuente relativi al lavoro dipendente, assimilati e assistenza fiscale ma anche quelli relativi al lavoro autonomo e redditi diversi per l’anno 2021.
La Certificazione Unica, come abbiamo visto, è un documento fondamentale che serve soprattutto per verificare la regolarità dello stipendio e le eventuali ritenute effettuate dal datore di lavoro. I sostituti d’imposta sono tenuti ad inviare tale documento entro il 16 del mese corrente.
La Legge prevede delle sanzioni importanti per chi non dovesse adempiere alla scadenza per l’invio della Certificazione Unica. Tali sanzioni sono previste dall’articolo 2 del Decreto Legislativo del 21 novembre 2014 n. 175. Quindi, chi entro il 16 marzo 2022 non dovesse inviare la Certificazione Unica all’Agenzia delle Entrate o anche chi la trasmette in ritardo o con errori incorrerà in una sanzione che potrà variare dai 100 euro fino ai 50000 euro.
Tuttavia, nei casi di errori presenti nella Certificazione Unica, non si applicherà alcuna sanzione se la sostituzione dei dati o l’annullamento di quelli dichiarati dovesse avvenire nei 5 giorni successivi alla scadenza, ovvero il 16 marzo 2022.
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