Investire dopo il rally dei BTP: la mossa intelligente che in pochi considerano

Hai cavalcato il rally dei BTP, ma adesso non sai se restare o cambiare rotta? L’ultima decisione della BCE ha cambiato le carte in tavola, e c’è chi si sta già muovendo in un’altra direzione. Non è una fuga, ma una scelta ragionata.

Dopo mesi di rendimenti entusiasmanti, forse è arrivato il momento di guardare altrove. E alcuni investitori più attenti stanno già puntando su alternative meno ovvie, ma molto più solide.

Persona che tocca una freccia
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Andrea lo sa bene. È uno di quelli che ha giocato d’anticipo. A marzo aveva capito che era il momento giusto per puntare su BTP a lunga scadenza, sfruttando una duration modificata molto elevata. La BCE stava allentando la presa e i rendimenti correvano. Ha guadagnato bene, ma non si è lasciato prendere la mano. Con i primi segnali di rallentamento, ha deciso che era il momento di tirare i remi in barca. Ora, mentre molti si chiedono se sia ancora il momento dei BTP, lui ha già cambiato rotta.

I segnali che qualcosa sta cambiando

Il 17 aprile, la Banca Centrale Europea ha tagliato ancora i tassi: è stato il settimo taglio consecutivo. Il tasso sui depositi è sceso al 2,25%, quello sulle principali operazioni di rifinanziamento al 2,40%. Una scelta unanime, dettata da una disinflazione in corso e da un’economia che resiste, ma arranca. Anche l’inflazione dei servizi si è finalmente attenuata.

Tasto profit
I segnali che qualcosa sta cambiando-trading.it

Per Andrea è stato il segnale finale. Ha capito che il meglio, per i BTP lunghi, probabilmente è passato. I prezzi hanno già corso molto e i margini si sono assottigliati. Restare troppo a lungo, ora, può significare esporsi a correzioni fastidiose. Così ha deciso di concentrarsi su titoli con scadenze brevi, al massimo 5 anni, e con una duration più contenuta. Una mossa che oggi sembra prudente, ma anche efficace.

Nuove strategie tra breve termine e stabilità

Andrea ora guarda con interesse ai BTP a breve scadenza. Quelli fino a 5 anni rendono intorno al 2/2,3% netti. Meno rischio, rendimento ancora interessante, e maggiore flessibilità. Ma non si ferma qui. Sta valutando anche i conti deposito, alcuni dei quali offrono ancora un netto del 2,5-3% a 12 mesi. In un mondo di rendimenti sempre più compressi, la stabilità non è più noiosa: è una scelta sensata.

Non è questione di uscire dai mercati, ma di entrarci in modo più consapevole. Andrea ha semplicemente deciso che la corsa sfrenata non fa più per lui. E se il rally dei BTP lunghi è ormai alle spalle, forse è il momento di chiedersi: dove sarà il prossimo passo intelligente?

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