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Economia e Finanza

Lavori nelle Forze Armate? Investi nella Difesa: a gennaio ci sono occasioni da non perdere

Pianificare un investimento non è mai semplice. lLe prospettive economiche hanno grandi differenze che dipendono dalla cultura finanziaria personale, dalla propensione al rischio e dal reddito.

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Quali sono le opportunità di gennaio 2022 per il profilo reddituale e per la propensione al rischio di un dipendente statale, con un posto sicuro come un militare dell’esercito?

Prima di rivolgersi a un professionista in grado di indirizzare precisamente verso l’acquisto di prodotti finanziari o la sottoscrizione di un piano di investimenti ecco quali sono le prospettive di investimento con un reddito di circa 25.000 euro all’anno.

Se hai tra i 40 e i 60 anni puoi cominciare a investire senza necessariamente dover dare una svolta radicale alle tue finanze. All’interno di questa forbice d’età è molto più difficile in generale aumentare il proprio reddito familiare di solito si è raggiunta una maturazione delle competenze e delle esperienza lavorative. Un buon modo per migliorare la propria vita finanziaria è quindi accedere direttamente o indirettamente ai mercati finanziari.

Investire in azioni europee con l’Euro Stoxx 50

La capacità di attingere al massimo della messa a frutto delle capacità lavorative è anche un limite che definisce il reddito massimo che si è capaci di ottenere. Per continuare ad accrescerlo si può investire in azioni europee a partire da gennaio 2022.

L’Unione Europea è un’unione politica ed economica a carattere sovranazionale, che comprende attualmente 27 stati membri. Nonostante il suo carattere transnazionale essa è considerata dagli economisti una realtà univoca e rappresentante una delle prime economie al mondo. L’Unione europea offre oggi buone potenzialità d’investimento anche attraverso l’Euro Stoxx 50, l’indice azionario che raggruppa le principali aziende dell’Eurozona.

Il listino contiene oggi 50 titoli degli 11 paesi dell’Eurozona: Austria, Belgio, Finlandia, Francia, Germania, Irlanda, Italia, Lussemburgo, Paesi Bassi, Portogallo e Spagna. Oggi tutti questi paesi hanno la possibilità di tornare a crescere dopo la battuta d’arresto causata nel 2020 dalla pandemia. Le quotazioni dell’indice europeo sono salite lunedì 3 gennaio del 8%, segnando una variazione importante nella prosecuzione della tendenza long. Questa ricominciata a partire da febbraio 2021 ha riportato l’indice vicino ai massimi assoluti degli ultimi 14 anni. Le quotazioni in un ottica di medio periodo potranno continuare nella tendenza almeno fino al raggiungimento di quota 4.500 con parziali prese di profitto.

Tra le società europee quotate in borsa su cui investire a gennaio 2022 c’è ASML Holding

Questa è una multinazionale olandese che si occupa di sviluppare e produrre sistemi di fabbricazione di dispositivi a semiconduttore utilizzati per realizzare i circuiti integrati e chip. Questi impiegati nella maggior parte dei dispositivi elettronici moderni, rendono il business della società particolarmente stabile e con un ottimo potenziale per il futuro.

ASML Holding fondata nel 1984, ha sede nei Paesi Bassi, ed è il più grande fornitore di sistemi per l’industria dei semiconduttori. L’innovazione è quindi al centro dell’attività della società con ampi investimenti in ricerca e sviluppo in grado di fare la differenza rispetto ai suoi competitori. Nel 2019 l’azienda ha avviato una partnership con Carl Zeiss , il gruppo tedesco che si occupa di ottica, per facilitare lo sviluppo della prossima generazione di sistemi litografici. Ancora prima nel 2016 ha acquisito Hermes Microvision, che ha contribuito alla creazione di semiconduttori più avanzati e di dimensioni ridotte. Il dato significativo è quello che riguarda la crescita del titolo, che da inizio anno ha avuto un incremento maggiore del 115% con un rapporto prezzo utili di circa 57 euro.

Investire nell’industria della Difesa

L’industria della difesa produce armi moderne, tra cui veicoli e mezzi da combattimento, tra cui navi, bombardieri e aerei. Se non si ama l’idea di finanziare questo tipo di attività le aziende del settore offrono e diversificano attraverso sicurezza informatica, tecnologia dell’informazione, analisi, robotica e sistemi di intelligence.

I titoli della difesa, come la maggior parte delle aziende nel settore industriale, tendono a essere a generare profitti più modesti e più prevedibili rispetto ad esempio ai titoli tecnologici. Questi titoli sono adatti per cerca una relativa stabilità del titolo e una crescita costante. In questo settore sono infatti i governi, come quello degli Stati Uniti, a essere i maggiori clienti. Oltre a queste ci sono le forze dell’ordine e le agenzie di sicurezza o difesa private.

Tra i grandi protagonisti in questo settore c’è Lockheed Martin. L’azienda è una delle più grandi e prestigiose nel settore della difesa famosa in tutto il mondo per i suoi arei da combattimento all’avanguardia, nonchè sistemi missilistici ed elettronica.

Le prospettive finanziarie del titolo Lockheed Martin

L’azienda ha un portafoglio impressionante in termini di innovazione ma molte delle sue iniziative più promettenti richiederanno anni per portate sul mercato. Nel frattempo è tuttavia possibile avvantaggiarsi sul breve termine del suo giro d’affari nel settore aerospaziale. Negli ultimi mesi dell’anno l’azienda si è trovata al centro delle tensioni geopolitiche, come le asperità tra Stati Uniti, Cina e Russia e successivamente il ritiro dall’Afghanistan che ha reso più difficile per l’azienda aggiudicarsi nuovi appalti.

Con la perdita momentanea del sostegno del Pentagono e l’attenzione sui rallentamenti nella catena di approvvigionamento Lockheed Martin ha deluso gli investitori spingendo a ribasso le quotazioni. Queste arrivate a un minimo di 335 dollari arrivando alla parte inferiore del range in cui il titolo è confinato da settembre 2020. Le prospettive sul titolo azionario di Lockheed Martin per gennaio 2022 sono quelli di un ritorno graduale a 385 dollari dai 358 attuali.

La società è leader mondiale negli arei ipersonici rimane una azienda chiave del Pentagono che dovrebbe continuare a investire e sovvenzionare gli appalti vinti come la costruzione di elicotteri e sistemi missilistici per l’esercito USA. Nel frattempo gli azionisti potranno continuare a ricevere un dividendo che rende circa il 3% del valore delle azioni detenute.

Difesa a partire da gennaio 2022 investire su Boeing

Un’altra realtà impegnata in questo settore è Boeing. Meglio conosciuta per i suoi aerei commerciali, ha però un’ampia divisione coinvolta nel settore della difesa. Questa con i suoi 34.000 dipendenti, produce satelliti, sistemi missilistici e di difesa, aerei da combattimento, elicotteri, sottomarini e droni. Nel 2020 solo questa divisione ha avuto un introito di oltre 34 miliardi di dollari. Anche in questo caso il contesto operativo della società si colloca in un mercato in cui uno dei principali clienti è il Pentagono e quindi il Governo USA.

Le due ultime varianti del coronavirus hanno messo in difficoltà il settore dei viaggi commerciali con le quotazioni che sono rimaste sotto le aspettative e hanno a gennaio la possibilità di tornare verso i massimi di marzo 2021. I problemi che affliggevano Boeing nel 2021 sono iniziati ben prima con l’attesissimo 737 MAX della società che è stato messo a terra per 18 mesi a causa di gravi incidenti aerei. Questo ha portato una grande sfiducia tra gli investitori che non sono riusciti a scontare il nuovo successo 737 MAX tornato operativo, a causa della presenza della pandemia.

Analisi tecnica del titolo Boeing e le prospettive di gennaio 2022

Sebbene Boeing abbia una parte importante della sua attività economica nella difesa, il comparto dall’aviazione commerciale pesa per oltre la metà delle sue entrate. Dal minimo di ottobre 2020 quando le quotazioni hanno toccato il minimo a 144,39 dollari, si è registrata una tendenza rialzista in grado di arrivare 269,65 dollari. Le quotazioni hanno superato con un ottimo sostegno dei volumi il precedente massimo a 244 dollari segnato il 10 marzo di quest’anno. A gennaio 2022 le azioni Boeing hanno la possibilità di incrementare il loro valore di almeno il 20%. Le quotazioni si trovano oggi in una fase di distribuzione con un supporto a 195 dollari su cui il prezzo è rimbalzato tornando fino a 214 dollari con possibilità di estensioni verso gli ultimi massimi almeno intorno ai 250 dollari.

Le aziende del settore della difesa offrono una vasta gamma di prodotti e servizi e sono in grado nel loro insieme di partecipare a un ampio spettro di comparti economici. Uno di questi ad esempio è l’elettronica, il software e la robotica rappresentativi dei settori a più ampio margine di crescita per tutto il 2022. Per avere in portafoglio un’esposizione alle più importanti di esse approfittando di un paniere già diversificato è possibile investire in un ETF.

Investire su ETF legati al comparto della Difesa come iShares U.S. Aerospace & Defense.

Uno di questi in grado di ottenere buone performance è iShares U.S. Aerospace & Defense. Questo ETF consente di investire in un insieme di società statunitensi che producono aerei commerciali e militari. iShares U.S. Aerospace & Defense cerca di replicare i risultati degli investimenti di un indice composto da azioni statunitensi nel settore aerospaziale e della difesa. L’indice è in grado superare sul breve termine in ottica rialzista, il range di prezzo di lungo periodo presente a partire da aprile 2021. iShares U.S. Aerospace & Defense ha rapporto prezzo utili 26.84 dollari con costi di gestione 0,42%.

Gli immobili sono davvero uno dei migliori modi per investire nel 2022?

Avendo a disposizione un risparmio accumulato in molti anni di servizio e la sicurezza di lavorare in un settore, come quello militare o statale, è possibile pensare di investire tutto in un’unica soluzione. È ad esempio il caso degli immobili, uno degli investimenti con il valore d’uso più immediato, che possono fungere da bene rifugio soprattutto in un periodo di alta inflazione.

Riuscire a guadagnare dall’investimento in immobili è tuttavia molto più difficile di quanto sembri. Innanzi tutto è necessario disporre per intero o quasi del capitale sufficiente ad acquistarlo in contanti. Diversamente si perde negli anni una parte dovuta agli interessi del mutuo e rimanendo esposti per decine di anni alle evoluzioni del quartiere, del territorio e naturalmente di quelle economico sociali. Anche disponendo immediatamente del capitale per acquistare un immobile uno dei problemi principali di investire tutto in un unico asset è l’assenza totale di diversificazione. La casa può comunque essere lasciata ai figli o adibirla per l’uso stagionale. In questo caso però non si può parlare di investimento ma semplicemente di un “costo d’esercizio” relativo al proprio stile di vita.

Per investire in un immobile occorrono competenze e molto tempo per selezionare il locale, l’appartamento o la casa con le giuste caratteristiche. Se si hanno comunque già le competenze allora i rendimenti possono variare nel tempo in base alla città in cui si trova l’immobile. Per quanto riguarda le città italiane il valore delle case cresce molto lentamente con Milano, Torino e Roma che nel 2021 quando le case erano più valorizzate, hanno sperimentato crescite del 2,6 %, 2,4% e 1,1% rispettivamente. È andata male invece per città d’arte che vivono della presenza turistica come Venezia o Firenze, con cali rispettivi del 5,3 e dell’1,4%. Male anche Palermo e Genova, con un -2,3 e un -3,9%

Quali sono le variabili che influenzano il mercato immobiliare?

I prezzi del mercato immobiliare sono stati spinti dagli stimoli dei governi, dai risparmi accumulati durante i lockdown e dai lockdown stessi. Questi hanno permesso una rivalutazione degli stili di vita e dell’importanza di un luogo sicuro come le abitazioni private. I bassi tassi di interesse hanno spinto molti, soprattutto negli Stati Uniti a vedere nell’incertezza totale della pandemia le case come unico porto sicuro per i propri capitali.  Ciò che accadrà a partire da gennaio 2022 dipende dalla velocità con cui i tassi di interesse inizieranno a salire, dall’impatto di eventuali nuove varianti e dall’inflazione.

L’acquisto di un immobile non è quindi da prendere in considerazione se consideriamo di gestirlo con la stessa mentalità di un asset finanziario. Prendendo sempre in considerazione l’interesse dato dall’apprezzamento del suo valore questo, nella città giusta, compensa appena l’obbiettivo di inflazione delle attuali politiche monetarie del 2%.

Vendere una casa divenuta ormai troppo grande, dispersiva e costosa, reinvestire parte della liquidità per un nuovo appartamento o casa di dimensioni minori, tagliare le imposte e le spese, avere liquidità residua per fare qualche investimento per te e per la tua famiglia. Queste possono essere ottime idee per investire e reinvestire con gli immobili. Per proteggere se stessi e la propria famiglia dalle ricadute negative di un lavoro come quello in ambito militare che può diventare in certi casi molto rischioso è possibile destinare il proprio capitale all’investimento assicurativo.

Proteggere se stessi e maturare il capitale attraverso un investimento assicurativo

L’investimento assicurativo è una polizza multiramo che permette di personalizzare il rendimento del capitale depositato con i vantaggi di un assicurazione. È possibile ripartire l’investimento tra più sottostanti e successivamente variarne la composizione in base alle proprie esigenze. In questo caso l’accesso all’investimento è semplificato dalle numerose offerte di banche e assicurazioni. Queste polizze sono assicurazioni che però maturano interessi tramite un piano di risparmio personalizzato in relazione al profilo di rischio definito con il consulente finanziario. Se si dispone già di un capitale a seconda delle necessità, queste polizze offrono diverse opzioni per raggiungere gli obbiettivi finanziari.

Gli investimenti assicurativi tramite la gestione separata danno una garanzia sul capitale investito. La gestione separata consente vantaggi in termini di esenzione dalle imposte di successione in caso di decesso dell’assicurato, Impignorabilità e insequestrabilità.

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Alcuni prodotti di investimento assicurativo del Gruppo Allianz

Per avere un esempio il gruppo assicurativo Allianz mette a disposizione almeno quattro diversi prodotti basati su diversi profili di investimento.

Allianz Active4Life è possibile infatti ripartire il capitale su uno o più fondi di investimento. Questi sono caratterizzati da una composizione distribuita tra comparto obbligazionario e azionario con un attento controllo del rischio. Questo investimento assicurativo, grazie al riscatto totale e parziale, permette di rientrare in possesso del capitale maturato in qualsiasi momento.

  • AGL Strategy Select 30: fondo bilanciato con uno stile di trading adatto all’avversione al rischio. Il fondo investe per il 70% nel mercato obbligazionario europeo e per il 30% nel mercato azionario globale.
  • AGL Strategy Select 50 F: fondo bilanciato equilibrato con un livello di garanzia del 90%. Investe per il 50% nel mercato obbligazionario europeo e per il 50% nel mercato azionario globale
  • AGL Strategy Select 75: fondo bilanciato con uno stile di trading aggressivo, con un livello di garanzia dell’85%. Investe per il 25% nel mercato obbligazionario europeo e per il 75% nel mercato azionario globale.
Andrea Carta

Ha studiato Analisi Tecnica dei mercati finanziari e ha svolto la professione di trader indipendente fino al 2019. Appassionato di letteratura e scrittura creativa, concilia le sue conoscenze ed esperienze scrivendo articoli in tema finanziario, socio economico e politico

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