Revisione invalidità senza visita con valutazione obiettiva non sempre soddisfa il disabile che può arrivare a perdere l’assegno.
Le ultime novità dell’INPS sulla revisione invalidità senza visita crea dubbi negli aventi diritto a prestazionali assistenziali. In effetti, l’INPS per la pandemia Covis-19 e per semplificare l’iter burocratico delle visite di revisione, chiede all’interessato la documentazione medica aggiornata. In questo modo effettua una valutazione obiettiva senza convocare l’interessato a visita. Ma non sempre questa procedura ha l’effetto sperato e crea molti dubbi. Infatti, un Lettore ha contatto gli Esperti di Trading.it, chiedendo chiarimenti in merito e se la procedura è corretta. Esaminiamo il caso del nostro Lettore che può essere di aiuto a tanti.
Un Lettore scrive che circa un mese fa è stato invitato dall’INPS a presentare la documentazione medica senza visita per la revisione dell’invalidità. Inoltre, gli è stata riconosciuta l’invalidità ma con una percentuale inferiore, infatti, dichiara che prima della visita gli era stata concessa un’invalidità all’80% e invece, adesso con la visita la Commissione gli ha riconosciuto il 65%. Chiede se è giusta la procedura eseguita e come fare poiché, con questa nuova percentuale non ha più diritto all’assegno di invalidità. Novità assegno di invalidità INPS nel 2021: ecco chi riceverà un aumento
La nuova norma è in formulata nel Decreto Semplificazione (legge 76/2020) e l’INPS con il messaggio numero 3315 del primo ottobre 2021 ha chiarito le modalità della procedura. Nel decreto si legge che le commissioni mediche pubbliche preposte all’accertamento dell’handicap grave (ai sensi della legge 104) e delle minorazioni civili, sono autorizzate ad effettuare verbali con valutazione obiettiva. Quindi, solo con la documentazione medica aggiornata. Il messaggio INPS, infine, specifica in modo dettagliato la procedura per la valutazione medica senza visita. I cittadini, devono inoltrare tutta la documentazione sanitaria all’istituto.
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Quindi, la procedura è valida. Ma se il risultato con è coerente con l’invalidità o ci sono nuovi elementi per una valutazione diversa che conducano ad una nuova revisione, allora è possibile inoltrare la nuova documentazione all’INPS. Questo passaggio e ben spiegato nel messaggio INPS n. 3315 del primo ottobre. La commissione medica pubblica che, riceve la nuova documentazione, può pronunciarsi con un nuovo verbale che poi sarà trasmesso al richiedente tramite raccomandata con avviso di ricevuto. Oppure, se la commissione medica ritiene che la documentazione sia insufficiente o non valida per la valutazione obiettiva, può convocare a visita diretta il richiedente della valutazione sanitaria.
Il nostro consiglio è quello di confrontarsi con il medico di base e verificare la documentazione inoltrata in precedenza all’INPS. Inoltre, valutare se integrare la documentazione medica con una più recente o con nuove visite specialistiche omesse nella prima documentazione.
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