L’accertamento dello stato di invalidità da diritto a innumerevoli agevolazioni e bonus in base allo stato di gravità, ma cosa succede se il genitore che si accudisce muore? Scopriamolo
Lo stato invalidante in base alla percentuale accertata dalla Commissione medica INPS, permette di ottenere agevolazioni previdenziali ed economiche. Infatti, dal 74% al 99% si ha diritto all’assegno di invalidità civile se non si supera il limite di reddito previsto dalla normativa.
L’importo dell’assegno per invalidità civile è erogato per tredici mensilità in base al tetto di reddito, i valori sono aggiornati annualmente in base alla rivalutazione ISTAT. Nel 2021 l’assegno di 287 euro al mese, per coloro che hanno una percentuale di invaldità al 100%, hanno diritto al cosiddetto “incremento al milione” è l’assegno può arrivare fino a 651 euro al mese.
Inoltre, i disabili con un’invalidità totale e con difficoltà a deambulare o compiere atti quotidiani di vita, hanno diritto anche all’indennità di accompagnamento a prescindere dai redditi. L’indennità nel 2021 è di circa 522,10 euro al mese, erogato per dodici mensilità.
Oggi esaminiamo il quesito di un Lettore che ha seguito un’attività lavorativa autonoma e ha accudito i genitori in situazione di gravità.
Il quesito posto da un Lettore agli Esperti di Trading.it: “Io da anni ho accudito mia mamma invalidità del 100% con accompagnamento ora non c’è più, e subentrato mio padre anche lui con invalidità 100% con accompagnamento. Io sono commerciante, oltre a seguire l’attività ho accudito anche i miei genitore. Cortesemente vorrei sapere se c’è un legge che pure essendo morti i genitori permette di ottenere un’agevolazione?”
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L’assegno di invalidità non è reversibile ai superstiti. Lo stesso vale per l’indennità di accompagnament, che non è reversibile ai superstiti ed è erogata all’avente diritto a prescindere dalla situazione reddituale personale. A regolare tale aspetto è la legge n. 912 dell’anno 1986 che precisa la non reversibilità, inoltre, chiarisce che i superstiti hanno diritto alle quote di pensione maturate e non riscosse dall’interessato, anche nel caso in cui il decesso sia avvenuto prima della delibera della concessione del sussidio. Pensione di reversibilità: quando spetta la quota ai figli? La risposta che non ti aspetti
Questo significa, che gli eredi possono ottenere l’indennità di accompagnamento, se ci sono i presupposti, anche se non è stata ancora erogata dall’Ente. Inoltre, spetta a tutti gli eredi a prescindere se hanno prestato assistenza o meno.
Purtroppo, alla morte dei genitori che percepiscono l’indennità di accompagnamento e l’assegno di invalidità, non spetta nulla, tranne il rateo di assegno non percepito.
Fonte: Legge n. 912 del 13 dicembre 1986
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