Per il 2025 novità per gli invalidi civili: cambiano le procedure medico legali, è importante aggiornarsi per evitare di rimanere indietro
Con il Decreto Legislativo n. 62 del 3 maggio 2024, si conclude il lungo processo di riforma e riordino della disabilità iniziato con la legge 227/2021. Per quanto riguarda gli invalidi civili cambieranno diverse procedure, è quindi bene aggiornarsi prima della partenza dell’anno nuovo.
Il Decreto ridefinisce la condizione di disabilità e attribuisce il diritto alle prestazioni e ai sostegni in favore delle persone con disabilità, attraverso la creazione di un progetto più vasto ma soprattutto più personalizzato, che accompagna l’invalido in una reintegrazione completa, per quanto possibile, alla vita quotidiana. La valutazione sarà multidimensionale e per questo anche più approfondita.
Dal 1° gennaio prenderà il via una sorta di fase sperimentale, con l’applicazione a campione delle disposizioni in materia di valutazione con il nuovo processo. Man a mano, il progetto si allargherà su scala nazionale a conclusione dell’anno 2025. La nuova riforma tende innanzitutto a snellire le procedure, ma anche a rendere più trasparenti i benefici ‘personalizzati’ che valuteranno caso per caso. Tuttavia, il cambiamento richiederà attenzione da parte dei cittadini, specialmente per quanto riguarda gli aspetti medico-legali e amministrativi. Ecco cosa sapere e come prepararsi.
La riforma si concentra su tre aspetti principali:
Questi cambiamenti puntano a ridurre i tempi di attesa e a migliorare l’efficienza del sistema, ma potrebbero anche creare qualche difficoltà per chi non è pratico con le procedure digitali. È bene quindi prepararsi. La valutazione avverrà su parametri medico-tecnici divisi in livelli di disabilità: dal lieve al molto elevato. È importante farsi preparare un certificato medico per il rinnovo della richiesta, ricordandosi di sostituire le vecchie certificazioni.
Infine, si dovrà partecipare al Progetto di vita, il piano che parte da una valutazione multidimensionale per individuare interventi e prestazioni necessari a favorire l’inclusione alla vita quotidiana. Per fare tutto ciò sarà necessario avere uno Spid, e farsi scannerizzare tutti i documenti di riconoscimento, dalla tessera sanitaria, fino alla carta di identità, perché serviranno in formato digitale. Per avere tutto l’iter agevolato c’è sempre la possibilità di contattare un caf che potrà aiutare sia nell’inoltro della domanda che nel monitorare gli sviluppi della pratica.
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