Invalidità civile: cambiano i verbali di revisione, sarà indicata una nuova scadenza

I verbali di invalidità cambiano e diventano con “timbro digitale”, a comunicarlo l’INPS, analizziamo nel dettaglio tutte le novità.

Revisione invalidità senza visita
Revisione invalidità senza visita

L’INPS con il messaggi del 22 aprile 2021 n. 1650 ha comunicato le nuove procedure per il rinnovo dei verbali di invalidità civile. Si tratta della nuova procedura “CIC” per la gestione del verbale di invalidità civile in revisione. Questa nuova funzione permette di creare una nuova tipologia di verbale con timbro digitale. In effetti, si tratta di un verbale di invalidità identico a quello precedentemente scaduto, tranne la novità in appendice che aggiunge una nuova scadenza di revisione. Tutto è simile al precedente verbale, anche l’indicazione della Commissione medica che ha verificato lo stato invalidante. La nuova funzionalità è applicata sui verbali di revisione quando la data di revisione è già scaduta.

Invalidità civile: cambiano i verbali di revisione

Il verbale di invalidità civile cambia volto e diventa in parte digitale. Le nuove funzionalità investono il verbale di revisione già scaduto e sarà la commissione medica in base ai criteri consueti, alla redazione del nuovo verbale con timbro digitale. Il nuovo verbale riporta le stesse identiche informazioni del precedente verbale scaduto (ad esempio: anamnesi, giudizio, diagnosi, medico legale). Ma la novità è riferita all’apposizione di una nuova data di revisione. Legge 104 in revisione senza visita, come inviare i documenti

Nello specifico la Commissione medica opererà tre opzioni diverse tra loro:

a) proroga della data di scadenza del verbale di revisione;

b) rendere il verbale definitivo e permanente con annullamento della data di revisione;

c) inserire l’esonero in base al Decreto Ministeriale del 2 agosto 2007. Con questa operazione si bloccano le eventuali revisioni, accertamenti sulla posizione e verifiche straordinarie.

Il nuovo verbale di invalidità civile revisionato con timbro digitale, dopo aver effettuato i controlli e la compilazione, sarà spedito all’indirizzo dell’interessato e sostituirà integralmente il verbale scaduto.

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Invalidità e nuovi requisiti

Sempre l’INPS lo scorso 14 ottobre con il messaggio n. 3495 ha comunicato che l’assegno di invalidità corrisposta a coloro a cui è stata riconosciuta un’invalidità dal 74 al 99% non sarà più erogato a coloro che lavorano.

L’assegno di invalidità civile nel 2021 è pari a 287,09 euro e prima del messaggio INPS, era riconosciuto a tutti gli invalidi con una soglia di reddito pari a 4.931,29 euro annui. Quindi, chi svolgeva piccoli lavori e non superava tale reddito, poteva continuare a farlo.

Ma dal 14 ottobre, non è più possibile, a prescindere dal reddito chi lavora non avrà più diritto all’assegno di invalidità. Il messaggio INPS, si è adeguato a due sentenze della Cassazione che si sono espresse in materia, e quindi, l’INPS ha deciso di apportare il cambiamento.

In atto una lotta dei sindacati che considerano questa norma iniqua e debilitante sotto l’aspetto sociale.

I nuovi requisiti dell’assegno di invalidità civile

Dopo il messaggio INPS, ecco i nuovi requisiti per accedere all’assegno di invalidità civile:

a) percentuale invalidante dal 74 al 99%;

b) trovarsi in difficoltà economiche con un reddito personale annuo non superiore a 4.931,29;

c) età compresa tra i 18 e 65 anni;

d) cittadinanza italiana, oppure, essere iscritti nella anagrafe del Comune per i cittadini stranieri o regolare permesso di soggiorno;

e) vivere nel territorio italiano;

f) non svolgere nessuna attività lavorativa

Fonti:

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