La digitalizzazione delle imprese, lo sviluppo dei settori delle energie rinnovabili e l’incontro del settore finanziario con quello tecnologico rappresentano oggi aree tematiche capaci di crescere. Ecco dove investire nel 2022.
È possibile costruire un portafoglio dedicato ai settori che sono più di altri in grado di realizzare un rendimento sul medio periodo, compensando l’esposizione al rischio.
Il 2022 porta con sé quelli che sono stati i risvolti economici che si sono intrecciati alla crisi sanitaria all’evoluzione tecnologica e alla consapevolezza delle ricadute sull’economia del cambiamento climatico.
Nell’epoca di internet 1.0 la digitalizzazione delle imprese veniva interpretata come la banale apertura di un sito web aziendale. Oggi l’epoca dell’industria 4.0, ha come suo centro la tecnologia digitale, con un impatto profondo che incide direttamente sui modelli di business e la tipologia di servizi.
Anche la finanza si è adattata e ha sfruttato a suo vantaggio la commistione materiale e culturale con i servizi digitali. Cultura aziendale, processi, gestione dei dati, relazione con i clienti sono i settori che sono stati maggiormente esposti al cambiamento. In tutti questi ambiti la tecnologia e la digitalizzazione sono entrati a sostegno o sostituzione di processi e servizi costituendo un nuovo indotto economico per l’industria assicurativa.
La parola insurtech, formata dalle parole insurance e technology, identifica praticamente tutto ciò che è innovazione tecnologica. Software, applicazioni, prodotti e servizi, modelli di business. Tutti questi elementi alla base degli attuali processi economici rivelano un potenziale che avvantaggia produzione e profitti delle aziende, e necessita oggi di venire protetto.
Il settore IT ovvero la tecnologia dell’informazione sta diventando sempre più complessa e comprensiva di numerosi settori economici. Le aziende che si adattano man mano alla rivoluzione digitale devono integrare hardware e servizi che hanno condotto alla moltiplicazione di nuove soluzioni assicurative.
Le compagnie assicurative specializzate nel settore tecnologico sono le insurtech. Solo nel 2020 questo settore ha attirato investimenti miliardari. Alla fine del terzo trimestre di quest’anno gli investimenti in startup insurtech sono arrivati a quasi 11 miliardi di dollari. Di questi circa un terzo sono in Europa, ma la sfida delle nuove realtà nel settore può decine di miliardi di dollari.
A cosa si dedicano nello specifico le insurtech, ovvero cosa assicurano le compagnie nel settore? In primo luogo, ci sono le assicurazioni finalizzate a proteggere dai danni derivanti dagli attacchi informatici. Prevedere, contenere e gestire gli attacchi informatici è oggi un compito ancora relativamente difficile e sono poche le aziende veramente in grado di gestirli. La crescita del settore è trainata oggi anche dalla grande variazione nel tipo di attacchi e nella loro capacità di rallentare e danneggiare l’attività economica dei soggetti colpiti. Per questo motivo sono ancora pochi i dati storici necessari per stabilire un prezzo corretto delle polizze e questo incentiva soprattutto gli investitori ad aspettative di crescita che fanno crescere a loro volta le quotazioni.
Secondo uno studio IBM ha rivela che nel 2019 le violazioni informatiche sono costate in media 3,5 milioni di dollari a ogni azienda italiana. Questi costi sono destinati a crescere con la diffusione di sistemi tecnologici connessi. Nel 2020 il mercato della cyber security ha raggiungo un valore di 153 miliardi di dollari ed è destinato a raddoppiare il suo valore nell’arco dei prossimi sei anni.
Un altro campo di applicazione del settore insurtech è quello dell’Internet of Things, comprensivo della capacità degli oggetti di uso quotidiano di interagire acquisendo e scambiando informazioni. In questo ambito ci sono settori emergenti come la domotica e settori già oggi piuttosto promettenti come quello automobilistico. In particolare, il mondo assicurativo vede l’assicurazione delle auto a guida assistita o autonoma come la prossima grande svolta per il comparto.
Tanto più le auto affideranno le proprie prestazioni a sistemi intelligenti e software tanto più a questi sarà rivolta la responsabilità dei danni causati dagli incedenti. Entro il 2040 il mercato assicurativo tradizionale potrà contrarsi del 60% a favore delle assicurazioni che indennizzano i sinistri dovuti al sistema di guida automatica. Gli incidenti dovuti agli errori del conducente saranno quasi tutti compensati da auto completamente driverless o anche semplicemente ridotti dai sistemi di autopilota.
Sempre in tema di innovazione nel settore automobilistico, la diffusione sempre più marcata delle auto elettriche offre prospettive incoraggianti verso un mondo in cui sempre più auto faranno il pieno di energia grazie a un settore in rapida evoluzione.
Il trend delle batterie elettriche sempre più ottimizzate andrà di pari passo con la diffusione di auto e di conseguenza con le colonnine di ricarica rappresentative di un interessante opportunità d’investimento.
Questo settore, soprattutto in Italia, risulta ancora piuttosto indietro rispetto al suo potenziale, con una distribuzione di punti di ricarica elettrici adeguata in solo poche grandi città italiane. Così come sul nostro territorio mancano oggi le infrastrutture, così a livello globale la situazione sembra offrire un contesto ideale per un investimento in aziende che si occupano dell’installazione delle colonnine di ricarica. Il mercato delle auto elettriche è maturo per la sua diffusione e tuttavia presenta ancora quelle piccole incertezze necessarie a rendere un investimento remunerativo.
Investire nelle colonnine elettriche oggi rappresenta un modo intelligente e redditizio per contribuire in modo significativo rivoluzione verde. Oltre all’impegno comune per fronteggiare il cambiamento climatico ecco quali sono i principali vantaggi di investire oggi nelle colonnine elettriche.
Le auto elettriche sono sempre più diffuse in ambito turistico, aziendale o privato. Di conseguenza le strutture ricettive e le aziende possono decidere di investire nel settore mettendo a disposizione proprio un servizio di ricarica elettrico. Questo servizio potrà comparire tra i vantaggi di chi decide di lavorare o prenotare un soggiorno presso una realtà che offre un contributo economico ed ecologico agli spostamenti.
La sensibilità verso i temi sociali e il rispetto per l’ambiente oggi spinge chi viaggia spesso a scegliere le auto elettriche prediligendo alberghi e b&b che contemplino punti di ricarica attrezzati. Maggiori saranno gli automobilisti alla guida di un’auto ibrida o elettrica maggiore sarà la domanda per un servizio accessorio di ricarica vicino alla struttura ricettiva.
I vantaggi per le aziende che investono in questo settore associandovi direttamente o indirettamente i propri servizi sono molteplici. Attirare e fidelizzare nuovi clienti, beneficiare di incentivi nazionali o regionali, rafforzare l’immagine della propria azienda.
SBE, quotata al NYSE è il più grande operatore indipendente USA. La multinazionale presente in 14 paesi è proprietaria di una rete di stazioni di ricarica per veicoli elettrici che ha raggiunto nel settembre 2020 i 114.000 punti di ricarica. Con una quota di mercato del 70% ChargePoint è oggi tra le aziende più competitive e in grado di acquisire ulteriori quote di mercato.
TPGY quotata al NYSE è un’azienda che possiede la più grande rete di stazioni di ricarica per veicoli elettrici in Europa, con un totale di oltre 200.000 stazioni di ricarica in più di 70 paesi in tutto il mondo.
CLII quotata sul NYSE è la maggiore delle aziende per quota di mercato specializzata nella produzione di sistemi di ricarica rapidi. EVgo fondata 11 anni fa possiede oggi il 50% della quota di mercato USA. La sua crescita è stata trainata soprattutto dall’immissione nel paese di più di un milione di veicoli elettrici tra il 2019 e il 2020. L’azienda si aspetta una crescita dei EV nei prossimi cinque anni che arriveranno fino a sette milioni entro il 2027. L’azienda collabora con case automobilistiche come General Motors e Tesla al fine di costruire modelli in grado di supportare i veicoli elettrici delle aziende.
La decisione della società di quotarsi in Borsa coincide anche con la volontà dell’amministrazione Biden di accelerare sia la produzione sia le vendite di veicoli elettrici. Nonostante le promesse politiche il futuro del settore dei veicoli elettrici è ancora sconosciuto e gli investimenti oggi richiedono ancora un certo grado di prudenza.
Per quanto riguarda i prossimi sviluppi tecnologici il 2021 potrebbe essere l’anno della piena affermazione dei gemelli digitali o digital twins. Il settore dell’internet technologies associato all’industria 4.0 può realizzare una nuova tendenza. Questa è rappresentata da sistemi in grado di replicare virtualmente l’esatto funzionamento di oggetti e sistemi fisici. L’applicazione dei gemelli digitali può servire in tutti i campi in cui è necessario migliorare i prodotti, ottimizzare le operazioni e ridurre i costi, osservando una simulazione realistica del prodotto. I digital twins consentono di mostrare in anteprima l’effetto che variabili e modifiche avverrebbero sul comportamento degli oggetti reali.
In questo modo le aziende e l’industria possono avvantaggiarsi della simulazione di scenari complessi e di condizioni ambientali esponendo virtualmente il proprio prodotto ai suoi effetti. Questo consente di risparmiare sui tempi di sviluppo e realizzare prodotti con più alti standard di sicurezza e qualitativi.
In questo senso un gemello digitale però può essere sfruttato anche per valutare i processi produttivi ancora prima che le attività vengano avviate. Un altro tipo di applicazione è quella di fornire dati in tempo reale considerando le variazioni di un oggetto a partire dal suo utilizzo. Questi modelli dettagliatissimi possono ad esempio mettere in evidenza il comportamento di parti meccaniche come l’usura di un veicolo, simulandone il decorso in tempo reale.
Per ottenere questo il digital twin incorpora funzionalità di simulazione, IoT, Big Data, machine learning e intelligenza artificiale. Tramite questi può per generare un modello che si aggiorna in tempo reale e rispecchia le variazioni della controparte fisica a cui è connesso. Quello che si realizza quindi è un circuito chiuso virtuale con un feedback continuo, grazie a sensori collegati in rete, che riportano costantemente prestazioni, condizioni operative e variazioni nel tempo.
Una delle applicazioni più particolari dell’intelligenza artificiale applicata per mezzo dei gemelli digitali è la simulazione di prospetti vari economici. Attività bancarie come l’erogazione di un mutuo o le performance di alcuni prodotti finanziari, possono essere simulate con i diversi esiti possibili, a seconda delle variabili inserite. In questo conteso diventa possibile per gli istituti finanziari nonché le banche creare dei prospetti dettagliati sulle loro attività economiche. Con i gemelli digitali è possibile prevedere quelli che saranno gli esiti più probabili dell’attività creditizia o dei loro investimenti. Questo è possibile grazie alla mole di dati su capacità di spesa, risparmio e propensione al rischio.
Diventa quindi evidente quanto questa tecnologia sia capace di prendere piede all’interno dell’attale tessuto industriale e produttivo. Già oggi diverse realtà all’avanguardia nell’innovazione utilizzano i gemelli digitali. È un esempio di questo Tesla che ha dotato ogni auto elettrica prodotta di strumenti in grado di avere un costante scambio di dati con l’azienda. Questo gli consente di osservarne l’evoluzione e il funzionamento dei suoi veicoli prevenendo problemi tecnici e guasti. Questo è in grado di incrementando la sicurezza delle sue auto e applicare le correzioni tramite software in remoto.
Un’altra azienda che si avvantaggia dell’applicazione dei gemelli digitali oggi è Boeing. L’azienda USA applica questa tecnologia per la realizzazione e l’assemblaggio dei vari componenti che compongono i suoi aeromobili. Questo consente all’azienda di avviare la produzione solo dopo che tutte le componenti sono state testate e validate all’interno della simulazione.
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Un’azienda direttamente coinvolta nell’offerta di un servizio di digital twins è Dassault Aviation. L’azienda francese nel campo dell’aeronautica progetta e produce velivoli e offre oggi 3DExperience, una piattaforma di simulazione progettata per sfruttare la tecnologia dei gemelli digitali. Questa è ottimizzata per la progettazione e lo sviluppo di prodotti o elementi quali le stesse parti di un aeromobile. Un’altra realtà che offre un servizio digital twins oggi è PTC un’azienda di servizi software statunitense. Il servizio di simulazione della società è indicato per la simulazione di un sistema produttivo, finalizzato all’efficientamento nell’utilizzo delle risorse.
Com’è possibile comprendere, i digital twin non si adattano bene a piccole e medie imprese. Essi vedono per ora la loro applicazione ideale in processi industriali complessi o di notevoli dimensioni. Per ottenere la simulazione è fondamentale la presenza di una fonte costante di dati accurati e continui. Solo da questi il gemello digitale trarrà la fonte della sua simulazione. Essi sono necessari per rendere realistici gli esiti delle variabili complesse e portare l’intelligenza artificiale a creare situazioni e soluzioni molteplici e sfumate. A partire da questi presupposti il loro potenziale è adatto a servire tutti i campi, compresa la configurazione di ambienti come uffici, locali produttivi ma anche centri commerciali e ristoranti.
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