Quando avviene l’installazione pannelli solari è necessario che il GSE autorizzi lo scambio sul posto, ma occorre avere un contatore bidirezionale.
Quando un privato decide di installare pannelli solari per ottenere una parziale indipendenza energetica, sfruttando le rinnovabili, devi attendere l’autorizzazione da parte del GSE per lo scambio sul posto. In sostanza, dopo l’installazione dell’impianto è necessario che i pannelli vengano connessi alla rete.
Il Salvagente ha interrogato il responsabile utenze dell’associazione di consumatori Konsumer Italia, in merito ai tempi previsti per le autorizzazioni concesse dal GSE. La responsabile Valentina Masciari ha chiarito che l’iter previsto per la connessione alla rete dell’impianto fotovoltaico necessita di un’utenza elettrica attiva e della presenza di un contatore bidirezionale.
Quando avviene l’installazione di pannelli solari è necessario che vi sia un’utenza elettrica attiva, affinché l’impianto possa essere allacciato ad un contatore. Quest’ultimo, inoltre, deve essere di tipo bidirezionale poiché deve essere in grado di conteggiare sia l’energia elettrica prelevata dalla rete Nazionale sia quella che viene immessa, in quanto prodotta in esubero dall’impianto fotovoltaico.
Nella maggior parte delle abitazioni italiane è presente un contatore elettronico. Le sue caratteristiche di base lo rendono idoneo agli impianti fotovoltaici. Infatti il gestore riesce a modificare l’impostazione di base, da remoto, rendendo il contatore bidirezionale.
Se nell’abitazione è installato un contatore analogico, dovrà essere effettuata la sostituzione con quello elettronico.
Solo se è presente il contatore adatto per eseguire l’allaccio alla rete elettrica, la ditta che effettua l’installazione potrà eseguire la richiesta. Infatti, è compito della ditta che cura l’installazione e l’attivazione di effettuare comunicazione al GSE, per la parte amministrativa della pratica. In questo modo è possibile avere lo scambio sul posto con il gestore dei servizi energetici.
È dunque compito della ditta installatrice interfacciarsi con il distributore di energia elettrica e attivare tutte le pratiche, che servono ad ottenere le autorizzazioni necessarie per avviare lo scambio sul posto con il GSE. Si tratta di un iter burocratico piuttosto snello, che non prevede termini eccessivamente lunghi.
Purtroppo, non è possibile stabilire con esattezza quanto tempo sia necessario per eseguire tutta la procedura. Dopotutto, ad influire sulle tempistiche ci sono diverse variabili. In ogni caso, l’intero processo viene svolto in modalità telematica rendendo i tempi generalmente più snelli.
Purtroppo, per la connessione alla rete, in alcuni casi possono essere necessari anche 90 giorni. I tempi lunghissimi sono dovuti allo svolgimento delle pratiche da parte del GSE, che procede con calma anche in merito alle piccole variazioni su pratiche già. Effettuare solleciti non serve a molto, ma è possibile scrivere al GSE per avere riscontri sullo stato della pratica.
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