Nuova proposta per chi vuole ricevere l’assegno. Ora l’Inps ripropone la pensione a 66 anni come quelle del 20117
Parlare di pensioni in Italia è certamente un modo per attirare l’attenzione di milioni di lavoratori che vorrebbero finalmente concludere il proprio rapporto lavorativo e godersi ciò che hanno costruito negli anni anche a livello economico.
Purtroppo negli anni le prospettive previdenziali per questi lavoratori sono diventate sempre meno ambiziose e più difficili da raggiungere. Ma ora l’Inps torna alla carica riproponendo la possibilità di andare in pensione a 66 anni. Ecco come cogliere l’opportunità il prima possibile.
Si può andare in pensione a 66 anni? Secondo l’Inps si. Esistono infatti delle possibilità concrete per molti lavoratori di finire in anticipo il proprio percorso lavorativo, senza dover aspettare di raggiungere l’età minima per poter ricevere l’assegno. Ciò che potrebbe permettere questa opzione è la cosiddetta “cristallizzazione del diritto“. In termini semplici si tratta di un meccanismo per cui coloro che raggiungono i requisiti per usufruire di una determinata misura pensionistica nel periodo in cui questa è valida, può bloccare questo suo diritto per poterne usufruire in futuro. Questo meccanismo, dunque, potrebbe dare la possibilità a molti lavoratori di andare in pensione con 40 anni di contributi.
Per poter andare in pensione e ricevere l’assegno con 40 anni di contributi è necessario fare appello a Quota 102. Coloro che sono nati nel 1958, e che ne l2024 compiranno 66 anni di età, potranno usufruire della misura, ma a determinate condizioni. Questa misura è stata attiva solo per un anno – dal 1° gennaio del 2022 al 31 dicembre del 2022 – e potrebbe essere comunque un àncora di salvezza moltissimi lavoratori. Infatti, questi potranno avere ancora il diritto di andare in pensione dopo aver raggiunto i 64 anni di età e maturato 38 anni di contributi. Questo anche nel caso in cui non abbia scelto la misura nel 2022.
Dunque la possibilità è quella di andare in pensione nel 2024 dopo aver maturato 40 anni di contributi e raggiunto i 66 anni di età. Questo perché i 64enni del 2022 oggi avranno 66 anni o stanno comunque per compierli. Chi non è riuscito ad accumulare 38 anni di contributi nel 2022 – e ha poi proseguito con il lavoro – nel 2024 maturerà 40 anni di contributi. Questo vuol dire che coloro che hanno cristallizzato il diritto alla quota 102 nel 2022, potrà andare in pensione grazie alla combinazione 66+40 (66 anni di età + 40 anni di contributi). In questo modo sarà possibile anticipare la pensione che sarebbe invece dovuto arrivare nel 2027.
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