Per il mese di gennaio 2022 l’Inps ha commesso un grande errore che potrebbe compromettere seriamente l’importo della vostra pensione. Ecco di cosa si tratta e cosa, invece, si rischia.
Come già annunciato, il 2022 vedrà un aumento dell’importo degli assegni previdenziali: le pensioni, infatti, saranno aumentate del +1,7% per far fronte all’aumento del costo della vita. Questo ridimensionamento, infatti, si è reso necessario per far si che gli anziani continuino a conservare un tenore della vita dignitoso anche a fronte dell’aumento del prezzo di molti beni necessari.
Tuttavia, proprio per il mese di gennaio 2022 l’Inps ha commesso un grave errore che potrebbe compromettere seriamente l’importo che i pensionati riceveranno. Ecco di cosa si tratta, cosa si rischia e come far fronte a questa situazione.
Negli scorsi mesi, con grande emozione, il presidente dell’Inps Pasquale Tridico aveva annunciato un aumento dell’importo degli assegni previdenziali che avrebbe riguardato la maggior parte dei pensionati italiani. Tali aumento, frutto del meccanismo di perequazione, avrebbe aiutato soprattutto gli anziani percettori di pensione minima o comunque molto bassa.
Il ricalcolo degli importi, infatti, avrebbe dovuto agevolare la vita e le spese quotidiane a seguito dell’aumento del costo della vita e del conseguente rincaro di moltissimi beni di prima necessità. Una misura che avrebbe offerto maggiore serenità agli anziani italiani che, dopo una vita di sacrificio, avrebbero goduto della pensione con tranquillità.
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Tuttavia, l’Istituto ha compiuto un grave errore proprio nel calcolo: tale sbaglio potrebbe, dunque, seriamente compromettere gli importi che verranno percepiti a partire dal prossimo mese.
Negli scorsi giorni, il Ministro dell’Economia e delle Finanze aveva annunciato che gli aumenti pensionistici sarebbero aumentati del +1,7% e non del +1,6%. Questo ulteriore aumento aveva fatto gioire tutti i pensionati in difficoltà: si preannunciava, infatti, un assegno molto più ricco.
Tuttavia, un errore di calcolo dell’Inps fa temere molto. Gli importi di gennaio, infatti, non hanno tenuto conto delle dichiarazioni del Ministro e sono stati aumentati solo del +1,6% in base a quanto annunciato in precedenza. Gli importi di gennaio, dunque, potrebbero essere più bassi di quanto, effettivamente, stabilito e aspettato.
In merito è arrivata presto una comunicazione dall’Istituto che ha offerto maggiori chiarimenti. Si tratterebbe, infatti, di un semplice errore dovuto alle tempistiche ristrette e che verrà presto corretto. Si stima, dunque, che nelle prossime settimane si procederà al ricalcolo. Gli importi definitivi e corretti verranno versati già a partire dal mese di marzo 2022.
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