Cos’è e come funziona l’Assegno di vedovanza inerente l’INPS: requisiti, condizioni, quanto e a chi spetta e cosa c’è da sapere al riguardo, i dettagli
Comprensibilmente, quando si parla di contributi economici, misure ed assegni, l’attenzione di tanti è sempre molto alta poiché questi possono esser argomenti che stanno a cuore a molti: di cosa si parla quando ci si riferiscie all’assegno di vedovanza riguardo INPS, cosa c’è da sapere e dettagli al riguardo.
Spesso, quando si parla di misure economiche ci si riferisce a persone e categorie che versano in condizioni di difficoltà, e tra questi possono esserci anche coloro che, purtroppo, si trovano a dover affrontare un grande dolore qual è il lutto e la morte del coniuge.
Accanto alla sofferenza dovuto alla perdita, talvolta possono esserci anche difficoltà di tipo economico, a maggior ragione quando, ad esempio, la persona scomparsa era la sola a lavorare. Ecco che al dolore e alla perdita può sommarsi anche l’incertezza e la difficoltà economica, e come spiega Proiezionidiborsa.it, nei casi previsti si può accedere alla pensione di reversibilità.
Si tratta di una misura introdotta dal legislatore al fine di poter telare i superstiti che erano a carico della persona scomparsa, un trattamento pensionistico che viene riconosciuto ai superstiti nel caso in qui si verifichi il decesso dell’assicurato, ed è pari ad una quota percentuale della pensione della persona scomparsa.
Inoltre, in determinati casi, può esserci anche l’assegno di vedovanza riconosciuto dalla legge. Ma di cosa si tratta, come funziona, a chi spetta e cosa c’è da sapere sulla domanda, circa l’assegno di vedovanza?
Inps e assegno di vedovanza: cos’è, come funziona e a chi spetta
Argomenti e tematiche molto importanti quelli che coinvolgono le misure economiche, come l’assegno di vedovanza che va richiesto mediante domanda a INPS; come si può leggere su Proeizionidiborsa.it, si tratta di un valido strumento usufruibile in determinati casi, e si tratta di un contributo che va ad integrare la pensioni di reversibilità, ma che come già specificato, non spetta e non può essere richiesto da tutti.
Lo strumento in questione è teso al sostegno economico nelle situazioni più delicate, inerente a soggetti che oltre ad essere rimasti vedovi, si trovano anche in condizioni di particolare disagio dal punto di vista economico e fisico; a poterne fare chiesta sono, si legge su Proiezionidiborsa.it, i vedovi inabili al lavoro o titolari di accompagnamento. È una misura attraverso cui, nei casi previsti, si potrebbe per così dire arrotondare la pensione di reversibilità.
Al fine di poterne usufruire, viene spiegato, vi sono come detto dei requisiti e delle condizioni che devono essere presenti: essere titolarti dell’assegno di accompagnamento o inabile al lavoro; il reddito annuo inferiore al limite previsto annualmente, quindi non maggiore di euro di 32.148,88 (anno 2021); la titolarità della pensione di reversibilità; essere vedova o vedo di un lavoratore tanto del settore privato quanto pubblico, mentre esclusi sarebbero i titolati di una pensione di reversibilità da lavoro autonomo, si legge su Money.it.
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Assegno di Vedovanza domanda INPS, come farla e quanto spetta
Per quel che concerne l’assegno di Vedovanza, come sopra indicato, al fine di poterne avere diritto bisogna avere un reddito annuo che sia inferiore al limite determinato annualmente. Per quel che concerne il 2021, il reddito non deve superiore la cifra di 32.148,88€.
Nel caso in cui il reddito non superi tale cifra ma sia superiore comunque ad euro 28.659,49, si ha diritto al suddetto assegno ma in misura inferiore. Come si legge su Money.it infatti, i casi e relativi importi previsti sono:
- 52,91€ al mese per i redditi inferiori a 28.659,42€;
- 19,59€ al mese per i redditi superiori a questa soglia ma inferiori a 32.148,87€.
Viene inoltre specificato che l’importo in questione si aggiunge alla reversibilità e viene erogato per 13 mensilità.
Passando invece alla domanda da fare a INPS circa l’assegno di vedovanza, questa può essere fatta, spiega Money, mediante diverse opzioni. Attraverso i servizi web dell’Istituto; mediante il contact center al numero 803 164, gratuito da rete fissa, o lo 06 164 164, a pagamento da rete mobile; attraverso il patronato.
Condizioni importante della domanda è che sia corredata dalla idonea e prevista documentazione che attesti il diritto al supplemento. Ai fini dell’ottenimento, accanto alla richiesta dovrà essere allegata la dichiarazione che certifichi il reddito complessivo; l’autocertificazione della composizione del nucleo familiare; l’autodichiarazione con la data in cui si è rimasti vedovi; categoria e numero pensione reversibilità (da lavoro dipendente, pubblico o privato) su cui viene richiesto il supplemento; documento di identità e codice fiscale.
La domanda, si legge su Money, sul essere fatta quando si richiede la pensione di reversibilità o dopo; nel caso in cui lo si faccia tardivamente, ma in precedenza vi era comunque il rispetto delle condizioni e dei requisiti previsti, si potrebbe fare richiesta degli arretrati per un periodo di tempo pari a massimo cinque anni.