L’occasione per assumere risparmiando molto sui contributi c’è. Starà ora ai datori di lavoro del settore privato cogliere questa opportunità offerta attraverso le casse dell’INPS. Analizziamone i contenuti…
Le previsioni di crescita economica sono molto positive per l’Italia in vista del 2022. Si potrebbero toccare livelli che potremmo definire… cinesi! Si parla infatti addirittura di un + 6 per cento. Ma nonostante questo non si riuscirà a tornare ai livelli di occupazione pre-crisi. Livelli che, soprattutto nel Sud del Paese, erano già bassi.
Per cercare di dare un sostegno ai livelli occupazionali ecco l’articolo n. 41 del decreto Sostegni bis che presenta una innovativa misura per favorire l’impiego. In soldoni si tratta di importanti agevolazioni erogate dall’Istituto Nazionale di Previdenza Sociale (INPS) per chi sta cercando lavoro a tempo indeterminato nel corso di quest’anno e per i datori di lavoro che si impegneranno nelle assunzioni. Vediamo meglio di cosa si tratta…
L’INPS, a partire dal 15 settembre scorso, ha aperto l’accesso alle domande per il contratto di rioccupazione a datori di lavoro del settore privato, purché non appartenenti al lavoro domestico o al settore agricolo, potranno offrire nuovi impieghi usufruendo di interessanti agevolazioni contributive.
L’obiettivo è chiaro: reinserire nel mercato del lavoro persone attualmente in stato di disoccupazione. Al riguardo è previsto un forte bonus sul versamento dei contributi. In buona sostanza, il datore di lavoro avrà l’opportunità di godere di un esonero totale del versamento dei contributi previdenziali per i neo assunti. Restano esclusi i versamenti per i contributi e i premi all’Istituto Nazionale Assicurazioni Infortuni sul Lavoro (INAIL).
Le assunzioni valide sono quelle a tempo indeterminato che avverranno tra il 1° luglio e il 31 ottobre di quest’anno. Si tratta dunque di una ghiotta occasione per molti disoccupati che cercano un impiego fisso per rientrare in un ambiente di lavoro. A partire dal 15 settembre, l’INPS si sta impegnando a prendere in carico le varie richieste dei datori che sono state inserite nell’area del portale dedicata. Il beneficio sullo sgravio avrà una durata massima di 6 mesi e non dovrà superare l’ammontare di 6mila euro.
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L’esonero dal pagamento dei contributi è una delle misure che il Governo mette in campo per rispondere in maniera efficace all’emergenza sanitaria ed economica. La nuova misura in vigora potrebbe favorire l’impiego di molti contribuenti e la conseguente uscita dallo stato di disoccupazione con un importante vantaggio economico per le esauste casse dello Stato Italiano, il cui deficit ha ormai toccato valori record. Un deficit che, vale sempre la pena ricordarlo, rappresenta una spada di Damocle sul futuro delle nuove generazioni.
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