Indennità di accompagnamento: richiesta anche senza legge 104

Una novità che potrebbe interessare tanti lavoratori in condizioni di forte difficoltà. La possibilità di accedere ad alcuni sostegni. 

Pensione Inps
Pensione Inps (Adobe)

Siamo abituati a pensare che in base alla Legge 104 che tutela lavoratori con particolari difficoltà di spostamento o di altro genere , si abbia quindi diritto ad un sostegno economico solo in presenza di particolari ed acclarate condizioni. La realtà dei fatti è invece diversa. Esistono situazioni e situazioni. In ogni caso, purtroppo un disturbo di qualsiasi genere, tale da condizionare la vita quotidiana di un lavoratore può sopraggiungere in qualsiasi momento. Quini, di fatto, peggiorare quelle condizioni di vita.

A questo punto sorge una domanda, cosa succede in questi casi specifici? Succede che quel lavoratore anche se ad un certo punto della sua vita, dove ha maturato una anzianità di servizio o altro, può fare richiesta di invalidità e consentire ad un parente, un amico o chi altri preferisce di assisterlo nelle mansioni quotidiane, compreso l’andare e tornare dal luogo di lavoro. Il cosiddetto sussidio di accompagnamento spettante a chi, per varie ragioni è impossibilitato ad una certa indipendenza.

Assegno di accompagnamento: a richiederlo possono essere anche i non titolari di Legge 104

Siamo di fronte ad un caso molto particolare, la situazione eventuale di un peggioramento tale, delle condizioni fisiche di un uomo, da portarlo ad essere impossibilitato a svolgere le normali mansioni di tutti i giorni. Esistono, infatti malattie, disturbi che ad una certa età possono sopraggiungere e di fatto spezzare quell’armonia prima di quel momento incondizionata. In quel caso senza essere titolari di Legge 104 si può fare richiesta di assistenza, e ricevere quindi un sussidio statale per la persona che di fatto sarà scelta come accompagnatore.

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12 mensilità da 500 euro per consentire ad una persona scelta dal lavoratore in difficoltà per assisterlo negli spostamenti e fare in alcuni casi da braccia e da gambe per lo sfortunato assistito. Il contributo in questione prescinde dalla condizione reddituale del soggetto e da tutti i fattori che in genere determinano taluni interventi da parte dello Stato. L’accompagnamento, quindi, potrebbe spettare a chiunque, una notizia che potrebbe interessare moltissimi lavoratori inconsapevoli di tale possibilità.

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